Maggio è il mese delle grandi decisioni: prima del 20 il Coni sceglie fra Roma e Venezia la città candidata per le Olimpiadi 2020 (vedi Spy Calcio del 26 aprile), il 28 Maggio: l'Uefa sceglie fra Italia, Francia e Turchia la Nazione che dovrà ospitare gli Europei del 2016, mentre sempre entro maggio il presidente della Figc, Giancarlo Abete, deve scegliere l'erede di Marcello Lippi come ct azzurro. Un mese di fuoco, come si vede. Oggi l'ispezione Coni ha riguardato Roma, dopo essere stata ieri a Venezia: un incontro tecnico per esplorare il dossier, per capire pregi e lacune. Ora i voti della commissione di valutazione, con Roma che resta nettamente favorita. Intanto Giancarlo Abete si è sottoposto ad un massacrante tour europeo (auto-treno-aereo) per presentare ai tredici membri Uefa, quelli che voteranno, il dossier italiano. Abete è stato in Germania, Danimarca, Ucraina, Israele, ecc. accompagnato dal project manager di Euro 2016, Michele Uva, e dal "ministro degli esteri" della Figc, Sergio Di Cesare, mentre il direttore generale, Antonello Valentini, è rimasto a Roma, a presidiare il Palazzo. Giovedì Abete tornerà in Italia: il dossier italiano piace, i costi sono ridotti (solo 750 milioni di euro) rispetto ai rivali ma c'è il timore forte che la Francia sia un avversario (quasi) imbattibile. Anche perché lì è sceso in campo il governo Sarkozy, mentre da noi la legge sugli stadi è un anno ormai che è ferma fra Senato e Camera. In settimana il sottosegretario Rocco Crimi spera di incontrare i capigruppi della Camera per capire se si può mettere a calendario la legge alla VII commissione, quella cultura e sport. Ma la agitazioni politiche di questi giorni certo non aiutano e senza legge l'Italia ha poche chance. Passaggio cruciale il prossimo sei
maggio, quando è previsto un dibattito con l'Uefa a Nyon, poi il 14 verranno ufficializzate sul sito Uefa le decisioni tecniche sui tre dossier. Quelle politiche, come detto, solo il 28, a Ginevra. Votano solo in tredici, e questo è un problema non da poco. Abete ha fatto la sua parte, il governo no. Sarebbe assurdo rititarsi adesso: se perderemo, sappiamo il perché. Sul tema stadi è intervenuto oggi anche Gianni Petrucci, numero 1 dello sport italiano: ''Per gli stadi di proprietà, sono contento se la legge va avanti - ha spiegato ai microfoni di Sky Sport 24 -, ma non basta. Guardate le società inglesi, hanno sì gli stadi, ma anche i debiti di proprietà. Se i club e la Lega non si metteranno insieme per creare ulteriori risorse, gli impianti non risolveranno da soli tutti i problemi del calcio''. Di questo è convinto più che mai il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta: ''Dobbiamo creare un prodotto-calcio sempre più attraente e credibile e sicuro, ma credo che siamo davvero sulla buona strada. C'è un grosso incremento di spettatori nel finale di stagione (verrà superata abbondantemente quota 9 milioni, nrd) e per il futuro siamo riusciti ad avere un contratto tv con un aumento del trenta per cento che di questi tempi credo non sia poco''. E' vero: c'è un risveglio, le società si stanno mettendo (piano piano) in regola con la tessera del tifoso, anche se la vivono ancora-tranne eccezioni-come un'imposizione del Viminale. Ma a maggio c'è il rischio che il tribunale di Milano faccia saltare l'accordo per i diriitti tv collettivi, imponendo la sospensiva. Sarebbe un danno enorme e metterebbe addirittura a rischio l'inizio della prossima stagione calcistica perché la Lega dovrebbe rifare il bando d'asta e i tempi sono strettissimi. ''Noi abbiamo rispettato in pieno la legge Melandri e le direttive Antritrust'', dicono da Milano. Ma Crispino, ideatore di Conto tv, che ha fatto ricorso non molla. Entro maggio anche questa delicatissima sentenza. Ultima decisione: il ct azzurro. Tutto dipende da Cesare Prandelli. Abete lo sta aspettando.
Fonte spycalcio
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