Settimana importante, quella che viene per il calcio italiano. Domani ultima riunione della commissione statuto, presieduta da Carlo Tavecchio: a giugno assemblea straordinaria della Figc, con probabile ricorso al commissario ad acta. Martedì summit al Viminale per la tessera del tifoso e ultima riunione della commissione riforma campionati, presieduta da Mario Macalli. Il n.1 della Lega Pro, scatenato (sin troppo) ultimamente, propone una mini-riforma, tre gironi di Lega Pro da venti squadre ciascuno. L'Aic ribatte: 2 gironi di Prima divisione da 18 e 2 di Seconda da 20. Inoltre serie A a venti (come adesso) e B a 20 (ora è a 22: d'accordo anche Andrea Abodi, che molto si sta battendo per rasserenare gli animi). In attesa di una vera riforma dei campionati, almeno il 3 marzo il consiglio federale dovrebbe mettere lo stop ai ripescaggi, che è già un passo avanti quanto mai urgente. Sempre martedì 22 febbraio il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, dovrebbe essere nominato responsabile relazioni internazionali di UniCredit, incarico di grande prestigio: ma pare non abbia intenzione di lasciare la Lega di A, e molti presidenti sarebbero d'accordo. E il conflitto d'interessi? Non interessa a nessuno, tantomeno a Beretta (ma dove troverebbe il tempo per il doppio incarico?). In Lega, a Milano, non si è mai parlato del suo addio, almeno ufficialmente: anche se girano i nomi di eventuali eredi, il commercialista Simonelli (va bene che sia sponsorizzato da Adriano Galliani ma la Lega Nord che c'entra?) e Rosella Sensi, tra breve non più al comando della Roma. Intanto, non è stato ancora firmato il contratto collettivo: c'è da sciogliere il nodo dei collegi arbitrali, ma forse in settimana si sbloccherà la situazione. Mentre si continua a litigare furiosamente sui diritti tv (Lega Pro contro A e B) e sulla legge-stadi, ferma da oltre due anni: mercoledì probabile incontro del Pd con le Leghe Calcio. Meglio chiarirsi le idee, ma Giancarlo Abete, troppo buono, dovrebbe ricordare ai suoi amici politici (essendo stato un deputato Dc) che il mondo del calcio, senza entrare nel merito delle norme, è stanco di aspettare. Abete la sua parte la sta facendo, pur in mezzo a non poche difficoltà, per tentare di rilanciare il nostro calcio: ma deputati e senatori non fanno certo una bella figura. Il deputato radicale Beltrandi propone un'inchiesta parlamentare sul ''movimento calcistico italiano'' e su Calciopoli: lasciamo perdere, sono già in molti che indagano.
Fonte: Spy Calcio
Fonte: Spy Calcio