Il designatore Collina tiene delle relazioni presso l’aula magna di Coverciano ad arbitri,osservatori arbitrali, corso master per allenatori e in questi giorni al corso dei direttori sportivi.
E’ indubbio che promulgare le regole del giuoco del calcio, proiettare azioni e situazioni di giuoco del nostro campionato di serie A unitamente a quelle di altre nazioni promuove riflessioni e dibattiti.
Il risultato più importante che l’AIA ed il suo presidente Cesare Gussoni, si prefiggono, è che attraverso questi incontri si vuol stabilire un rapporto di relazione con le altre componenti che possa portare ad un dialogo che contribuisca a migliorare e conoscere meglio il modo di giudicare dei direttori di gara, e quindi evitare gesti di insofferenza e proteste inutili degli atleti in campo.
La nuova filosofia è quella che gli arbitri sul campo debbono anticipare le azioni e le giocate e per questo è importante per gli arbitri conoscere le caratteristiche dei giocatori in campo e i moduli di giuoco delle stesse. A questo proposito ogni lunedì sono a disposizione degli arbitri su un sito le gare disputate la domenica, in modo da permettere agli stessi di documentarsi e conoscere le tattiche su palle inattive, sullo spostamento dei calciatori in campo,sulle caratteristiche di questi e sui moduli di giuoco.
Pertanto attraverso esempi sulla lavagna, proiezione di filmati su falli e fuorigioco, e soprattutto sulla figura dell’arbitro atleta, con continui raduni e test atletici Collina vuole dare una nuova impostazione e dinamica al modo di arbitrare. La preparazione tecnica e fisica è sempre stata ritenuta indispensabile negli ultimi anni tenendo presente che un arbitro durante una gara percorre dai 12 ai 13 km. pari a quelli di un normale centrocampista.
Il test di preparazione fisica degli arbitri prevedeva nel 1990 di coprire in 12 minuti una distanza di 2000 metri, mentre nel 2002 metri 3000.
Oggi da più parti si sostiene che per arbitrare bene non è sufficiente conoscere il regolamento, bensì bisogna conoscere come si gioca, pertanto oltre alla preparazione fisica, tecnica e importante la preparazione tattica e mentale.
Quindi saper leggere la partita è importante non solo per gli allenatori ma anche per l’arbitro che sapendo dove il giuoco si svilupperà può anticipare il suo spostamento ed trovarsi più vicino all’azione per poter prendere le decisioni più giuste.
Come deve prepararsi l’arbitro per conoscere come si svilupperà la gara che dovrà dirigere?
Informazioni sulle gare disputate dalle squadre in precedenza, informazioni sulle tattiche di giuoco, informazioni sulle caratteristiche dei giocatori.
Tutto ciò permette di avere una preparazione mentale.
Ed infine il coraggio di decidere sempre. ( Thomas Jefferson US president 1801-1809).
Questo ed altro è quanto Collina vuole dai suoi arbitri e finora può essere soddisfatto poiché dopo il primo traumatico impatto gli arbitri si stanno adeguando e presto avremo degli ottimi risultati, come i suoi predecessori non ha un compito arduo ma per lui e tutti è diventata una sfida affascinante.