venerdì 26 settembre 2008

L'ESPRESSO E TAVECCHIO.

In allegato un articolo molto interessante pubblicato dalla rivista L'ESPRESSO il 2/10.
email-firmata

CALCIO DILETTANTI ALL'ATTACCO
Nelle scorse settimane un'infuocata lettera è arrivata al sottosegretario allo Sport Rocco CRIMI, al Presidente del CONI, a quello della Federcalcio e a quello della Lega Professionisti. Una rivolta nei confronti della gestione Tavecchio, firmata da numerose società laziali iscritte alla Lega Nazionale Dilettanti. Nel mirino un bel pacchetto di milioni gestiti ( questa è l'accusa) con eccessiva disinvoltura. Addirittura 20 quelli che sarebbero serviti all'acquisto di una nuova sede a Roma: investimento effettuato da una srl con socio unico proprio la Lega dilettanti e nonostante lo stesso immobile fosse già rifiutato dalla Lega di Serie C per la metà della cifra. Un'altra srl (quasi 900.000 euro di compenso annuo dalla Lnd e soli 3 dipendenti) gestirebbe l'intero pacchetto dei terreni da gioco in erba sintetica. E poi gadget, consulenze, assicurazioni. M.F:

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Caro amico, sono a conoscenza dell'articolo che tu mi hai voluto inviare poiché lo stesso è stato riportato dalla rassegna stampa della Federazione. Permettimi di dirti che nell'approssimarsi della scadenza delle cariche e quindi di un prossimo rinnovo non mi meraviglia che si cerchi di delegittimare coloro che sono a capo delle istituzioni, per quanto mi riguarda bisogna valutare sempre le persone sulla base dei programmi attuati e dei risultati raggiunti.
Non comprendo del tutto il metodo di scrivere lettere a destra e a manca quando sarebbe più semplice affrontare i problemi nelle varie riunioni istituzionali.
Non mi permetto di giudicare le iniziative della Lega dilettanti, non conoscendone a pieno le tematiche, ma poi siamo sicuri che le firme apposte alla lettera siano autentiche?
Mi auguro comunque, per il bene del sistema, che gli organi preposti facciano luce su quanto riportato dalla rivista L'ESPRESSO.
Cordialmente.

mercoledì 24 settembre 2008

FIGC- NOMINE SETTORE GIOVANILE 2008/09




Il Presidente federale ha proceduto alla nomina dei Coordinatori Federale regionali per l'attivita giovanile e scolastica:


ABRUZZO: Riccardo DI GIMINIANI;
BASILICATA: Carlo MAGLIA;
CALABRIA: Piero LO GUZZO;
CAMPANIA: Salavatore AMATRUDO;
EMILIA ROMAGNA: Luca CAVAZZUTI;
LAZIO: Giuseppe CARIDDI;
LIGURIA: Massino BLONDETT;
LOMBARDIA: Valter COTTINI;
MARCHE: Floriano MARZIALI;
MOLISE: Massimo GIACOMINI
PIEMONTE: Marco PIANOTTI;
PUGLIA: Antonio QUARTO;
SARDEGNA: Andrea DEL PIN;
SICILIA: Aldo VIOLATO;
TOSCANA: Paolo MANGINI;
UMBRIA: Giovanni BONATO;
VENETO: Giuseppe RUZZA;

giovedì 18 settembre 2008

LND-FUORI QUOTA E' ORA DI CAMBIARE?

Gent.mo Presidente,
Approfittando del suo blog vorrei esprimere la mia opinione circa l’utilizzo dei “cosiddetti” fuori quota nei campionati dilettantistici. Mai norma regolamentare, a mio avviso, è stata più lesiva nei confronti dei giovani calciatori come quella dell’introduzione dell’obbligo si schierare in campo un certo numero di under. Senza voler arrecare alcuna offesa ai tanti giovani che scendono in campo, oserei chiamarli calciatori “usa e getta”. Il perché è presto detto. Ho avuto modo di constatare che questi ragazzi sono “buoni” (sempre tra virgolette e nell’uso corrente del linguaggio calcistico) solo perchè under, mentre quando perdono tale qualifica, al novantanove per cento, perdono anche il posto in squadra. Spesso smettono addirittura di giocare a calcio, dopo che il regolamento, per un paio di anni, li ha fatti sentire calciatori; pochi continuano a giocare; al professionismo non arriva quasi nessuno. Ma entriamo nei dettagli: 1) Nel CND c’è l’obbligo, nelle stagione agonistica appena iniziata, di schierare in campo un 88’, due 89’, un 90’ (uno di venti anni, due di diciannove anni ed infine uno di diciotto anni). A qualunque latitudine “calcistica” a queste età si è già calciatori anche se non per forza campioni. 2) Nel campionato di Eccellenze e di Promozione la L.N.D. obbliga a schierare due fuori quota, un 89’ e un 90’, lasciando liberi i Comitati Regionali di apportare variazioni in aumento, fermo restando il limite di età per i due indicati. Così quest’anno qualche Comitato (Lazio), scimmiottando il Comitato Interregionale, ha reso obbligatorio in Eccellenza ben quattro fuori quota. Tutto questo ha portato a sminuire anche il ruolo del tecnico, sempre più vicino ad un ufficiale d’anagrafe che ad un allenatore di calcio. Ma passiamo al fatto tecnico in se. Qualche anno fa, personalmente, ho sentito dire da un tecnico di una compagine di serie D (ora approdato, per sua fortuna e per quella dei fuori quota, nel calcio professionistico) che lui utilizzava i fuori quota dove facevano meno danni. In un primo momento sono rimasto sgomento, addirittura scandalizzato; successivamente mi sono reso conto che, evidentemente, non doveva essere il solo a pensarla in quella maniera perché anche tutti i suoi colleghi utilizzavano e utilizzano gli under come esterni, o di difesa o di centrocampo. Così mi è capitato di notare il promettente centravanti inventato terzino e il promettente trequartista (il regista di una volta) utilizzato come esterno alto; posizione deve un tempo, quando non c’ erano le sostituzioni, si relegava il calciatore infortunato tanto (ricordo ancora il radiocronista dire ……tal giocatore infortunato è stato spostato inutilizzabile all’alla). Per cui con questa regola non mi è mai capitato di vedere in campo un difensore centrale fuori quota, mai un regista fuori quota, mai una prima punta fuori quota. Ruoli questi ultimi ricoperti da “vecchi tabernacoli” che da anni calcano i campi delle massime serie dilettantistiche o che scendono a fine, ma proprio a fine, carriera dai professionisti nei dilettanti, CND o Eccellenza non fa eccezione, a cifre che spesso superano anche le sei cifre, mentre gli under sono modestamente retribuiti e devono correre (quasi sempre sulle fasce) anche per i “vecchi tabernacoli”. E, purtroppo, di questa gente, visti i nuovi regolamenti della I e della II divisione, fin dal prossimo anno, ne vedremo sempre di più nei campionati dilettantistici! L’obbligo di impiegare i fuori quota, fortemente voluto anche per ridurre i costi di gestione delle società, alla fine, non ha sortito neanche questo effetto salutare per le società perché, da un lato hanno fatto lievitare fortemente i costi degli ingaggi degli “over” e dei “vecchi tabernacoli” se preferite, dall’altro hanno portato alla corsa per accaparrarsi (a suon di soldoni) quei giovani che comunque non rientravano nei più piani delle squadre professionistiche (quarta quinta scelta) o acquistati da quelle società sportive cosiddette commerciali che il Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C. (quando esisteva!) ha sempre combattuto. Pertanto la Lega Dilettanti bene farebbe a rivedere la problematica circa l’utilizzo dei fuori quota considerando che quanto accaduto fin ora, per i motivi appena accennati, non ha prodotto benefici né tecnici, per i calciatori interessati, né economici per le società. Di queste poche hanno potuto avvalersi di prodotti del proprio vivaio. Si potrebbe sostituire l’obbligo dei fuori quota sempre in campo, con l’ obbligo (magari anche con l’abbassamento dell’età) di portarne minimo “cinque” o “sei” in distinta come diligentemente aveva fatto qualche anno la lega di serie C, tranne poi ritornare sui suoi passi cedendo al ricatto dell’ Assocalciatori. Con questo sistema si avrebbe veramente la riduzione dei costi perché i giovani, quelli dei vivai delle società dilettantistiche, avrebbero la possibilità di fare le giuste esperienze, maturando adagio, adagio e finalmente, quando mandati in campo dall’inizio o nel corso della gara, giocare nel proprio ruolo. In conclusione un giovane giocherebbe perché è “bravo” e non perché è “giovane”! Di qui l’invito agli addetti ai lavori a tener sempre presente un recente luogo comune, “il calcio è per molti……. ma non per tutti”! Cordialmente.
email- firmata
Cosa ne pensano gli altri dirigenti? Ci sono altre riflessioni?

lunedì 15 settembre 2008

FIGC-LND ABRUZZO: forse che si e forse che no.






Caro Presidente,
ho letto nel blog il tuo... messaggio ai naviganti.
L'ho trovato molto concreto e indirizzato alle orecchie che devono intendere, cioè Figc, Lnd e presidenti di Comitato e di Società. E' chiaro che le tue accuse sono pesanti, ma è altrettanto vero che il confronto per l'elezione della massima carica regionale della Lnd rischia di diventare una lotta senza quartiere e le premesse che indichi, cioè il rinnovo forzato dei presidenti dei settori giovanili,sono un segnale molto importante e, dal punto di vista democratico, preoccupante.

E' chiaro che la tua conoscenza del territorio e dei problemi delle
società di casa nostra costituiscono un rischio molto grosso per Ortolano,anche perché tutti sanno che l'hai lanciato tu in quella carica.
E se si fa uno più uno, si capisce facilmente che se tu scendi in campo contro chi hai promosso e fatto promuovere, vuol dire che sei in grado di fare meglio e che non sei soddisfatto di come vanno le cose. Che tra l'altro guardi da un osservatorio privilegiato, com'è il "gotha" del calcio nazionale.
Mi hanno detto che qualche giorno fa c'era sul Centro un pezzo su di te, purtroppo l'ho saltato e dispero di riuscire a leggerlo, magari cercherò di trovare una copia.(ndr dopo l'articolo è stato pubblicato sul Blog)
email 1 - firmata.

Caro Presidente,
ho letto sul blog l'intervista con Coletti che avevo saltato. Beh, mi sembrano giuste riflessioni, anche perché fai capire che non sei soddisfatto della situazione abruzzese, che si può fare di più e che invece c'è una stagnazione incredibile di cui molte società si lamentano tra loro , e questa situazione te la confermo poiché la mia società è una di queste.
Non so le reazioni di Ortolano, ma non credo che possa dormire sonni tranquilli.
In bocca a lupo presidente e bentornato.
email 2- firmata.
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FEDERCALCIO-TEMPO DI ELEZIONI

Tempo di elezioni nel mondo dello sport. Come previsto in ogni quadriennio, dopo l'Olimpiade si va alle urne. La Figc voterà verso fine anno, dopo aver rinnovato il suo statuto nato già vecchio. Chiaro che Giancarlo Abete si ricandida: ha fatto bene, pur essendo un accentratore. Non si sa ancora che farà Antonio Matarrese. Resta a Milano, in Lega, o punta dritto su Roma? Più probabile, al momento la prima ipotesi. L'Aia (associazione arbitri) vota a dicembre: l'attuale presidente Cesare Gussoni è nettamente favorito su Marcello Nicchi.(dalla rubrica SPY CALCIO).

La Lega dilettanti a fine anno (o forse Gennaio?) inizierà dalle assemblee regionali per eleggere i suoi organi, con la nomina dei delegati che parteciperanno al voto per esprimere gli organi nazionali.

L’Abruzzo, come le altre regioni, dovrà eleggere il Presidente del comitato, sette consiglieri, il Delegato Regionale del Calcio a 5 e il Collegio sindacale.

Ammesse ad esprimere il voto saranno le Società con almeno un anno di anzianità, e la novità che deriva dal nuovo statuto è che il delegato Regionale di calcio a 5 sarà votato soltanto dalle società di calcio a 5, ed entrerà a far parte del consiglio direttivo con diritto di voto.

A metà Ottobre ci sarà l’assemblea nazionale per la rivisitazione dello statuto e dopo l’approvazione da parte del CONI (30 giorni), si stilerà il regolamento elettorale, e la Lega Dilettanti stabilirà le date delle Assemblee elettive regionali. Come anticipato in un precedente post ci sono alcune regioni in attesa di poter cambiare i consigli direttivi dei Comitati Regionali.

In quelle Regioni dove ci saranno più candidati, le società potranno, finalmente, votare a scrutinio segreto e questa sarà una bella dimostrazione di democrazia, un’espressione di libertà nella scelta dei candidati, ed un segnale di alto senso di civiltà per tutto il movimento sportivo, scrollandosi di dosso quella sudditanza psicologica e quelle imposizioni che in alcune occasioni sono tipiche dell’attività sportiva. A mio parere una competizione elettorale, indipendentemente da chi si affermerà non potrà che migliorare tutta l’organizzazione, poiché gli eletti metteranno a disposizione delle Società il meglio delle loro conoscenze ed esperienze.

mercoledì 10 settembre 2008

FIGC-LND PIEMONTE: INVERSI inibito


La commissione disciplinare nazionale ha esaminato il deferimento della procura federale a carico del Presidente del Comitato regionale Piemonte Giovanni INVERSI e di CONCHATRE Marco delegato provinciale Valle d'Aosta. Il CONCHATRE, è stato ritenuto responsabile di aver tenuto un comportamento anti regolamentare di particolare gravità ed intensità, avendo ricevuto contributi da parte della Regione Valle d'Aosta negli anni 2003,2005,2006( contributo incassato direttamente su un suo conto bancario),2007, e avendone disposto personalmente senza iscriverli nella contabilità e nei bilanci consuntivi della struttura, , nonché per aver fatto omaggi a favore di soggetto tesserato preposto alla sua vigilanza. INVERSI è stato ritenuto responsabile per aver violato dei principi di lealtà, probità e correttezza di cui all'art.1; e per aver omesso controlli sull'operato del CONCHATRE e per aver accettato omaggi indebiti o quanto meno opportuni.Nella vicenda il CONCHATRE ha confermato di aver fatto omaggio ad INVERSI di un telefono cellulare, di un telone copri auto per la propria autovettura e di E. 500, Inversi conferma gli omaggi ricevuti e nega di aver ricevuto E.500. Per tali motivi, la Commissione delibera di infliggere a Giovanni INVERSI la sanzione dell'inibizione per mesi 10, mentre a CONCHATRE quella dell'inibizione per anni 2 e mesi 6.
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Conosco Inversi e mi dispiace che sia incappato in questo infortunio, stento a
crederlo,ritengo,comunque, che questa vicenda non cancella quanto fatto di buono in passato, da Giovanni INVERSI, per la sua regione e il calcio dilettantistico Piemontese.

C.U. n° 16/CDN del 9/9/08



martedì 9 settembre 2008

GLI STADI ITALIANI I PEGGIORI D'EUROPA


La società di consulenza StageUP Sport & Leisure Business ha analizzato lo stato di efficienza dei 16 stadi dove giocano le venti società della Serie A italiana, rilevando che la loro età media è di 67 anni. La Bundesliga tedesca e la Liga spagnola sono tra gli stadi più giovani d'europa con una età di 46 anni, mentre la Premier League inglese ha una età media di 72 anni. Questi ultimi hanno beneficiato di importanti ristrytturazioni e di nuove costruzioni negli ultimi venti anni.L'Emirates Stadium di Londra, casa dell'Arsenal, inaugurato nel 2006;il City of Manchester Stadium costruito nel 2003; e l'Old Trafford del Manchester United ristrutturato nel 2005.
Inoltre viene rilevato come gli stadi italiani con un tasso di riempimento medio del 53%, dato dal rapporto fra il numero di spettatori medio della stagione 2007/2008 e la capienza media degli impianti, siano i meno frequentati d'europa, contrariamente al 92%della Premier League inglese, all'84% della bundesliga tedesca e all'80% dalla ligue francese.Questi dati ci confermano il perchè molte società di serie A sono interessate a costruirsi uno stadio di proprietà e che per altri territori la perdita dell'organizzazione degli Europei del 2012 è stata un occasione persa, per risturare vecchi stadi.

giovedì 4 settembre 2008

FIGC-LND : PROMOZIONE ABRUZZESE 2008/09.



Gent.moPresidente,
Con la presente vorrei dire la mia e sottoporre alla sua cortese attenzione l'ultima "perla" che il Comitato Regionale Della F.I.G.C. – L.N.D. Abruzzo è riuscito ad incastonare nel suo già "ricco" diadema di anni di gestione calcistica men che mediocre.
Da addetta ai lavori mi chiedo con quale "aberrazione" mentale si può partorire un calendario, come quello del Campionato abruzzese di promozione 2008/2009, che prevede la bellezza di 6 (dico sei!!!!) turni infrasettimanali.

Roba da "Premier League" anglosassone! E non di un campionato dilettantistico regionale. Mi chiedo: era proprio necessario prevedere questa pletora di turni infrasettimanali con grosse ripercussioni sulle stesse società e sui calciatori, questi ultimi per la maggior parte lavoratori o studenti (i fuori quota)?

A proposti dei "cosiddetti" fuori quota (sul loro utilizzo mi prometto di tornare prossimamente), tutti in età scolastica, è certo che perderanno sei giornate di lezioni; sembra poco, ma se consideriamo che ogni squadra ne dovrà convocare almeno 4 (quattro), il conto è subito fatto: 912 (4X6X38) ragazzi perderanno sei giorni di lezioni scolastiche.

Qualora, peraltro, il Comitato Regionale Abruzzo volesse – per pura ipotesi – giustificare comunque il suo operato col pretesto delle quattro giornate in più e gli impegni della Rappresentativa Juniores mi permetto di far osservare quanto segue:

1) il primo turno di campionato poteva essere anticipato al 7 settembre (non vale l'eventuale giustificazione di concedere maggior tempo per la preparazione alle ripescate: il Real Teramo ha già quattro settimane di preparazione e il Rosicano deve ringraziare di aver comunque vinto un terno a lotto) e spostare il ritorno del primo turno di coppa Italia a mercoledì 10 settembre;

2) la doppia sosta pasquale del 5 e 12 aprile non ha giustificazioni perchè il turno della Domenica delle Palme 5 aprile poteva essere disputato regolarmente, e casomai rinviare solo le gare delle squadre che avevano i propri under impegnati nel il torneo delle regioni (in previsione uno, al massimo due atleti convocati in considerazione che il resto della rose è formato quasi interamente da under provenienti dalle squadre di Eccellenza);

3) che fretta c'è a concludere il campionato il 10 maggio? Si poteva chiudere il 31 recuperando così altri tre turni domenicali atteso che le code di eventuali spareggi, play off e play out non sono propedeutici ad alcuna attività nazionale.

Come si evince da queste mie brevi considerazioni, peraltro buttate giù di getto, il Comitato Regionale con molto mena approssimazione, anche se oserei azzardare un maggior senso di responsabilità istituzionale e di etica sportiva, avrebbe potuto limitare, al massimo, ad uno i turni infrasettimanali del campionato di promozione 2008/2009 con buona pace di tutti, atleti, dirigenti e tifosi che ancora credono nei valori del movimento sportivo dilettantistico e di quello calcistico in particolare.

Cordialmente.
e-mail firmata
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Nel ringraziarti per aver scelto il mio blog per esprimere una tua opinione, ti dico che posso condividere le ipotesi da te riportate ed eventualmente farne anche delle altre.
Detto questo però, per onestà intellettuale, devo rilevare che durante la riunione della presentazione dei calendari,alla presenza dei dirigenti,non ci siano stati interventi in proposito. E' senz'altro cosa strana che poi ci siano dei "bisbigli" da parte dei dirigenti di società.
Con l'augurio che in futuro ci possa essere un maggior dialogo tra il comitato e le società ti saluto cordialmente.

lunedì 1 settembre 2008

IL RITORNO DI PAPPONETTI:FIGC SI PUO' FARE MEGLIO


L’Aquila. E se ci fosse anche Antonio Papponetti in lizza alle elezioni della Figc Abruzzo in programma a fine anno? Non si tratta di un indiscrezione, ma di una possibilità che lo stesso vice presidente del Settore Tecnico non esclude. Sarebbe un ritorno sulla scena regionale,
dopo che per 18 anni è stato capo dei dilettanti. E andrebbe a contrastare la candidatura di Daniele Ortolano, il presidente uscente, per anni vice di Papponetti. Fino al 2001, quando il dirigente aquilano è andato al Settore Giovanile e Scolastico nazionale.
Ormai tra i due il rapporto è logoro. E il braccio di ferro potrebbe andare in scena a Dicembre quando le società andranno a votare per il rinnovo del direttivo e del presidente. Il condizionale è d’obbligo, perché Papponetti non ha ufficializzato la sua candidatura, ma l’ha fatta trasparire come una possibilità. Probabilmente, se ne saprà di più tra fine settembre e gli inizi di ottobre, quando tutti dovranno scoprire le carte.

Papponetti, è vero che sarà candidato alla Figc?

Non lo so, diciamo che non lo escludo

Perchè?

Perché, comunque, le cariche di vice presidente del settore tecnico, a Coverciano, e di presidente regionale non sono incompatibili

E quali sarebbero le ragioni del suo ritorno sulla scena regionale?

In generale, quando uno decide di mettersi in competizione lo fa perchècrede di poter dare qualcosa in più. Diciamo che in Abruzzo è possibile fare di più di quello che si stava facendo
Ovvero?

Lavorare meglio sullo sviluppo dell’attività calcistica e sul sostegno alle società.

Quali sono i rapporti con l’attuale direttivo della Figc Abruzzo?

Istituzionali.

Quindi freddi?

No, Istituzionali.

Secondo lei, una sua candidatura troverebbe terreno fertile nelle società Abruzzesi?

Al di là delle chiacchiere e delle illazioni, una cosa è certa: molti dirigenti non mi hanno dimenticato per quello che ho fatto e altri non vedono l’ora di incontrarmi per parlare delle problematiche attuali.

Una ventata di novità: ancora Papponetti!

Al di là delle battute, dove lo troverebbero uno che ha conoscenza, entusiasmo, spirito di sacrificio e tempo libero a disposizione?

Quindi, lei si candiderà?

Non ho detto questo, a una sua domanda ho risposto che non lo escludo

Dal suo Blog (palazzocalcio.com), però, invia delle punzecchiature al suo erede Ortolano e ai consiglieri regionali della Figc.

Il Blog è nato quasi per caso, poi ho cominciato a vedere che ha molto seguito. Ci sono 60 – 80 contatti al giorno. Provo a dare delle informazioni utili, a volte istituzionali, dopodiché cerco di riflettere sulle sollecitazioni inviatemi.



Un Abruzzese che ha il suo ufficio a Coverciano come giudica il movimento regionale?

Si usa molto il termine: fare sistema. Ovvero avviare delle sinergie. In Abruzzo, invece, ognuno va per conto suo; mancano i punti di riferimento. Abbondano, invece, gli individualismi. Solitamente ci si preoccupa di fare la squadra, ma non di costruire la società. Diciamo che non c’è progettualità calcistica

Lei è stato sfiorato da Calciopoli. Le è arrivato qualche schizzo di fango?

Mi hanno preso di striscio, ma da quella vicenda sono uscito con le medaglie al petto, visti i protagonisti e i contenuti delle intercettazioni che mi riguardano.

Più in generale, Calciopoli ha messo a repentaglio il sistema.

Purtroppo, i fatti hanno rivelato come quattro – cinque persone si erano impossessate di un mondo che è di tutti. Questa è la più grande considerazione e, al tempo stesso, l’indignazione.

Ma anche adesso la federazione non sembra avere grossa progettualità.

Non è proprio così, il discorso è complesso. Il problema della Figc è che oltre a dover riparare i danni derivanti da Calciopoli e a ricostruire la credibilità del sistema arbitrale ha mancato un’occasione importante: l’adeguamento dello statuto. Ci serve un organo decisionale al di sopra delle parti. Così il presidente è costretto a mediare, non a decidere. E non è facile mettere d’accordo tante teste, ognuna delle quali è portata a difendere gli interessi di categoria. Che, ovviamente, non sempre coincidono

Lei è stato capo del Settore Giovanile Scolastico, eppure grossi stravolgimenti non ce ne sono stati.

Il potenziamento del settore giovanile bisogna farlo concretamente, non a chiacchiere. Non ci si può lamentare se ci scippano quattro – cinque talenti e poi noi rubiamo i giovani all’estero a decine

Al Settore Tecnico come vanno le cose?

Stiamo rivalutando il ruolo e la preparazione dell’allenatore. Prima di tutto inviando all’estero i docenti per dei corsi di aggiornamento. Inoltre, abbiamo inserito come materia d’esame la conoscenza della lingua inglese. E poi sono state potenziate materie come la comunicazione e la psicologia. Mi piace sottolineare come la scuola di Coverciano abbia sfornato anche ottimi tecnici abruzzesi. Giampaolo, tanto per fare un nome, è uno dei migliori. E Massara, ad esempio, è stato un allievo modello nel corso di seconda categoria.





La scheda di Antonio Papponetti

• È stato arbitro (categoria semipro) fino al 1971;
• Per nove anni presidente della sez. AIA dell’Aquila;
• Per cinque anni designatore degli arbitri abruzzesi;
• Presidente della Figc Abruzzo dal 1983 al 2001;
• Presidente nazionale del settore giovanile scolastico dal 2001 al 2004 ;
• Dal 2004 è vice presidente del settore tecnico della figc a Coverciano.

Intervista di rocco Coletti pubblicata dal quotidiano il centro