lunedì 21 gennaio 2008

Ai dilettanti Panchina Verde e Fair Play ?




Lunedì 4 febbraio 2008 a Coverciano il Settore tecnico presieduto da Azeglio Vicini organizza il consueto incontro annuale di aggiornamento riservato agli allenatori responsabili della prima squadra delle società di serie A, B, C1 e C2. Per la relazione tecnica interverranno Cesare Gussoni, presidente della Associazione Italiana Arbitri, Pierluigi Collina, designatore della CAN di serie A e B, e Giancarlo Dal Forno, designatore della CAN di serie C. A conclusione dei lavori verranno assegnate, con votazione da parte degli allenatori intervenuti, le tradizionali Panchina d’Oro e Panchina d’Argento. Quest’anno ci sarà però una novità: le Panchine saranno d’Oro per il miglior allenatore che ha guidato la prima squadra di una società di serie A nella stagione sportiva 2006-2007, e d’Argento per quello della serie B. Panchina d’Oro anche per il miglior allenatore della Serie C1 e d’Argento per quello della C2. In tal modo anche i tecnici della B e della C2 potranno avere la possibilità di aggiudicarsi una prestigiosa Panchina e partecipare con maggiore interesse ai lavori della giornata.


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E il grande movimento dei dilettanti?

IL Settore Tecnico e l'Associazione Allenatori potrebbero creare un evento sul territorio con la partecipazione e il voto degli allenatori di base tesserati per assegnare un premio nell'ambito di ogni regione a coloro che si sono distinti per i risultati tecnici raggiunti l'impiego dei giovani ed il fair play. Attualmente qualcosa viene fatto ma istituzionalizzare questo evento nell'ambito federale avrebbe un altra considerazione.
E' mia opinione che si può fare e lavorandoci sopra con la concertazione di tutti si può raggiungere un progetto condiviso con un ottimo risultato. Riflettiamoci!

martedì 8 gennaio 2008

Il Settore Giovanile dal 1947 ad oggi.


Il 15 Settembre 1947 con il comunicato n° 10 della Federazione Italiana Giuoco Calcio si riassume una decisione unanime votata dall'assemblea federale di Perugia, trasformò l'allora Sezione Propaganda in Lega Giovanile che doveva avere come scopo fondamentale la divulgazione del gioco calcio tra i giovani. A quei tempi venne data molta pubblicità a questa iniziativa che finalmente permetteva ai giovani di svolgere attività tra pari età e non più frammisti ad uomini che li sovrastavano fisicamente e tecnicamente . Sotto la presidenza di Ottorino Barassi si insediò una commissione di cui facevano parte Mario Pupino di Taranto, Remo Tibaldi di Genova e Franco Bettinelli di Milano, i quali attuarono un indirizzo che prevedeva un organigramma formato da un Comitato Centrale, Comitati Regionali, Comitati Provinciali e Comitati Locali per le aree particolarmente popolose; inoltre fissarono per l'attivita agonistica due categorie RAGAZZI dai 14 ai 17 anni (allievi) e GIOVANI dai 17 ai 20 anni (iuniores). E cosi dopo un assemblea da toni aspri venne varata la Lega Giovanile cosi come la Commissione l'aveva progettata. Molte furono le iniziative sul piano agonistico: Campionationati nazionali per Juniores e allievi, Tornei di rappresentative e partecipazione ai tornei Juniores organizzati dalla UEFA; mentre sul piano informativo: Corsi per dirigenti, regolamentino per ragazzi e premi ai dirigenti di società e federali distintisi per l'attività svolta. Nei confronti dei calciatori ci furono delle revisioni dei limiti di età, limitazione del tesseramento ai ragazzi residenti nella provincia, provvedimenti disciplinari differenziati.

Nei giorni 14, 15 e 16 maggio 1946, a Firenze, prima Assemblea democratica, dopo 21 anni, di tutte le società calcistiche italiane. Il calcio, come l’araba fenice, rinasce dalle sue stesse ceneri. Barassi – che, non dimentichiamolo, nell’ultimo decennio del periodo fascista ricoprì l’incarico di segretario della Figc – viene eletto alla presidenza federale. In questa importantissima assemblea si decide di cambiare la struttura e gli statuti della Figc e si ripristina il girone unico nazionale a 20 squadre, mentre la serie B viene inquadrata su tre gironi e la C su tre leghe interregionali (Nord, Centro e Sud) per complessivi 18 gironi. La nuova organizzazione federale prevede che il Consiglio Federale, presieduto dal Presidente federale, sostituisca il Direttorio delle Divisioni superiori (retaggio del periodo fascista), mentre le società vengono raggruppate in Leghe: quella Nazionale – con sede a Milano, mentre la Figc rimane a Roma e la Caf, in ossequio al ‘cencelli’ geografico, va a Genova – raccoglie i club chiamati a disputare i campionati di serie A e B, mentre tutte le altre società confluiscono nelle leghe interregionali, regionali e giovanile.
Viene ricostituita anche l’AIA sostituita, durante il periodo fascista, dalla CITA (Comitato Italiano Tecnico Arbitrale) e viene deciso che tutte le società possono tesserare due giocatori provenienti da federazioni straniere e tre ‘oriundi’. Nasce, inoltre, il cartellino e un quadro retributivo di riferimento. Un anno dopo, a Perugia, seconda assemblea generale che ratifica il nuovo regolamento organico e istituisce la Lega giovanile - con il compito di tutelare i giovani tesserati fino ai diciotto anni di età organizzandone i campionati - progenitore dell’attuale Settore Giovanile e Scolastico. Inoltre, la serie B – a partire dalla stagione 1948-49 – torna a girone unico, mentre la serie C passa da 18 a 4 gironi, sempre su base interregionale.
NASCE la Lega Nazionale Dilettanti e il SETTORE GIOVANILE
Il 30 giugno ’59 la Giunta esecutiva del Coni pone fine alla gestione commissariale della FIGC e il 9 agosto l'assemblea federale designa Umberto Agnelli alla presidenza. A Barassi va la presidenza della Lega Nazionale Dilettanti, mentre Pasquale (Lega A-B), Franchi (Lega semiprofessionisti), Mariani (Settore Giovanile) e Giulini (Settore Arbitrale) completano le presidenze di leghe e settori. Precedentemente, nel novembre 1958, per celebrare le sessanta candeline della Federazione, viene inaugurato il “Centro Tecnico Federale Luigi Ridolfi” a Santa Maria di Coverciano a Firenze, attuale sede del Settore Tecnico e ritiro abituale di tutte le nazionali.
Il 1° luglio 1960 entra in vigore il complesso dei regolamenti particolari, in applicazione dello Statuto quali: il Regolamento Organico, il Regolamento Settore Professionisti, il Regolamento Semiprofessionisti, il Regolamento Dilettanti, il Regolamento provvisorio del Settore tecnico, il Regolamento Settore giovanile e il Regolamento del Settore Arbitrale.

Fra le prime decisioni adottate vi è l'istituzione del "Premio di Preparazione" che risulterà, poi, uno dei cardini dell'attività calcistica giovanile in quanto permetterà anche alle società più modeste sul piano economico di ricevere un finanziamento per il ragazzo allevato, valorizzato e, successivamente, trasferito.- Viene adottata una norma che obbliga il calciatore a tesserarsi per una società che pratica attività nella sua provincia di residenza. È chiaro l'intento di non allontanare i ragazzi dalla famiglia inseguendo sogni e speranze che spesso andavano deluse.- Sono programmati corsi di istruzione per allenatori specializzati nel curare la formazione dei giovani. Nascono i NAGC (Nuclei Addestramento Giovani Calciatori).IL SETTORE GIOVANILE. DAL 1958 AL 1987- La Lega Giovanile passa tra i Settori Tecnici della Federazione con la denominazione di "Settore Giovanile". È il Consiglio Federale che provvede alla nomina dei dirigenti, i quali, di conseguenza, non derivano più il loro mandato dalle società.- Parte la revisione dei limiti di età per i giovani calciatori. Fino a quell'anno erano considerati giovani i ventunenni. Il limite venne portato a diciotto anni sulla base di una serie di motivazioni tecniche e fisiologiche.1963 - Si organizzano in tutta Italia i primi Corsi per Dirigenti. Tra le discipline insegnate, accanto ai metodi di gestione delle società di calcio vi sono, tra l'altro, i regolamenti di gioco, la tecnica calcistica e la medicina sportiva.

1964 - Viene organizzato il primo Campionato Nazionale Allievi e la suddivisione nelle tre categorie federali (società professionistiche, società semiprofessionistiche e società dilettantistiche) è un passo in avanti nella valorizzazione delle qualità tecniche, fisiche ed agonistiche di tutti i ragazzi a livello dei diciotto anni.- Nasce la "Coppa Primavera Allievi" per rappresentative regionali.

1965 - Si comincia a parlare di calcio nella scuola. In un articolo apparso su "Tuttosport" il 19 ottobre si legge, tra l'altro: "Il Consiglio Direttivo del Settore Giovanile ha preso atto con soddisfazione che il Ministero per la Pubblica Istruzione ha deciso di indire un torneo tra i giovani dei convitti nazionali ed ha stabilito le modalità organizzative per detta manifestazione che sarà coordinata dai Comitati Regionali del Settore". È un primo passo al quale però non seguono iniziative concrete.

1968 - Viene varata la norma che vieta ai ragazzi di partecipare alle gare per Esordienti se la società di appartenenza non ha costituito nel proprio seno un Nucleo di Addestramento, organizzato secondo le direttive del Settore Tecnico. E' una norma che rende ancor più concreto il rapporto di collaborazione instaurato tra Settore Giovanile e Settore Tecnico.

1969 - Il Settore Giovanile tenta un esperimento. Nessun punto in classifica doveva essere attribuito alle squadre che terminavano gli incontri con il risultato di 0-0. La norma si dimostra inefficace a vivacizzare il gioco e nel 1970 tutto ritorna come prima.

1972 - Il "Panathlon Club" di Milano assegna al Settore Giovanile della Federcalcio il "Trofeo Pozzani" riconoscendo l'impegno e i risultati nella promozione e diffusione della pratica sportiva tra i giovani.

1973- Viene fondato a Roma il "Centro Calcio Federale", che sotto la giurisdizione della F.I.G.C. e del Settore Giovanile e Scolastico diventa un punto di riferimento di rilievo per le Scuole di calcio di tutta Italia.

1975 - Viene abbassato il limite per l'età pre-agonistica ad otto anni e pertanto l'attività del Settore viene ristrutturata in quattro categorie: Pulcini, Esordienti, Giovanissimi ed Allievi.

1976 - "La Gazzetta dello Sport" titola: "Storico: il calcio entra nella scuola". Il calcio viene inserito per la prima volta nei programmi sportivi previsti dal Ministero della Pubblica Istruzione.

1976/77 - I "Nuclei Addestramento Giovani Calciatori" vengono aboliti. In sostituzione dei NAGC, il CONI istituisce i CAS (Centri di Avviamento allo Sport), che interessano tutte le discipline sportive, emanando precise disposizioni relative agli aspetti tecnici, agonistici ed organizzativi.- Vengono istituiti, in collaborazione con il Settore Tecnico, corsi per preparatori giovanili al fine di fornire alle società elementi preparati ed idonei a svolgere il delicato compito della preparazione dei giovani.

1980- Nasce la "Commissione per l'attività scolastica" presieduta da Andrea Arrica, alla quale fanno capo i Delegati Regionali e provinciali dell'attività scolastica.

1982-83 - Si svolge il primo "Campionato Nazionale Allievi Professionisti".

1983 - A Firenze, presso il Centro Tecnico di Coverciano, si tiene un'importante Conferenza sull'attività giovanile con lo scopo di evidenziare i contenuti, gli obiettivi e le prospettive del Settore Giovanile.- Con la presidenza dell'Avv. Pierro, il Settore programma un'intensa attività tecnico-didattica rivolta sia alla formazione degli Insegnanti elementari e di educazione fisica delle scuole, sia alla formazione di tecnici specializzati per i Centri di Avviamento allo Sport e per le società giovanili in genere

ilSETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO. DAL 1987 AD OGGI - In occasione dell'Assemblea straordinaria della F.I.G.C. convocata per l'approvazione delle modifiche statutarie, il Settore acquisisce una nuova denominazione, trasformandosi in "Settore Giovanile e Scolastico". Il termine "Scolastico" è aggiunto proprio a testimonianza della rilevanza attribuita all'attività calcistica nella Scuola.

1990-91 - Prende avvio il Trofeo "Sei Bravo a…Scuola di Calcio", che coinvolge i "Pulcini" in una serie di "giochi a confronto" di notevole valenza tecnico-didattica e destinati a prendere gradualmente il posto della "cultura" della sola partita.

1991-92 - In accordo con la Direzione Generale della Scuola Elementare, viene attuato il "Progetto di attività motoria" che segna la prima importante tappa della crescita del calcio nel mondo della scuola. Aumenta la consapevolezza secondo cui calcio giovanile e calcio scolastico rappresentino un binomio inscindibile che racchiude un insieme di prospettive valide per il futuro dell' attività calcistica giovanile.

1992-93 - Dopo alcune esperienze sperimentali realizzate in alcune regioni d'Italia, per la prima volta vengono organizzati tornei nella categoria Pulcini in cui le gare si articolano in una partita alla quale partecipano sette calciatori in campo ridotto. Si tratta di una rivoluzione metodologica e culturale di notevole portata.

1993-94 - Nasce la "Coppa Nazionale Giovanissimi" per rappresentative regionali.

1997 - Viene elaborato il "Progetto Sport per Tutti". Scuola e Società Sportive sono incentivate a realizzare attività congiunta in continuità didattico metodologica, stipulando tra loro convenzioni che permettono a tutti gli alunni di praticare attività presportiva e sportiva.

1997-98 - Innocenzo Mazzini viene nominato Commissario Straordinario del Settore Giovanile e Scolastico. Inizia un percorso di tutela e valorizzazione dei diritti dei bambini e dei giovani che praticano l'attività calcistica.

1999 - Protocollo d'Intesa tra il Settore Giovanile e Scolastico e il Ministero degli Affari Sociali per la tutela dei giovani calciatori extracomunitari. Vengono posti limiti e condizioni precise per il tesseramento dei minori stranieri da parte delle società. Tra gli obiettivi del Protocollo, vi è il tentativo di contrastare il mercato illegale dei giovani calciatori extracomunitari, fenomeno che si è andato sempre più diffondendo negli anni '90.

1999-2000 - Si svolge il primo "Campionato Interregionale Sperimentale Giovanissimi Professionisti".

2001-02 - Viene elaborata la "Carta dei Diritti dei bambini e dei Doveri degli adulti", un documento che si rivolge ai genitori, ai dirigenti sportivi e scolastici, agli insegnanti, agli educatori sportivi e agli atleti. La "Carta dei Diritti" contiene alcune linee guida su un approccio didattico che tenga conto dei bisogni dei bambini che frequentano le Scuole Calcio riconosciute dalla FIGC. Un "manifesto", redatto con il patrocinio dell'Unicef, del Telefono Azzurro e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, distribuito in tutte le Scuole di Calcio, esprime e sintetizza i contenuti della "Carta".Gennaio

2002 - Il Presidente Innocenzo Mazzini viene eletto Vicepresidente della FIGC.Antonio Papponetti - abruzzese, per quasi 20 anni Presidente del Comitato Regionale Abruzzo della Lega Nazionale Dilettanti - è il nuovo Presidente del Settore Giovanile e Scolastico.

2003 - Con la Presidenza di PAPPONETTI prende avvio il progetto "Fuoriclasse Cup" promosso da FIGC - Settore Giovanile e Scolastico, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Coca-Cola, Coni, Lega Nazionale Professionisti, Associazione Italiana Calciatori e Federazione Italiana Sport Disabili. Fuoriclasse Cup è il primo progetto rivolto agli studenti costituito da due diverse anime: una sportiva e una didattica. Si tratta infatti di un torneo scolastico di calcio a 5 aperto alle scuole elementari, medie e superiori (pubbliche e private), affiancato da una vera e propria competizione giornalistica fra le classi. Inoltre viene pubblicata la GUIDA TECNICA per gli ISTRUTTORI del Settore Giovanile ed il progetto della meccanizzazione che tra l'altro consentirà di avere aggiornato il tesseramento dei calciatori di tutti i comitati.
GIUGNO 2004 - L'Abruzzo ospita la fase finale del Campionato Nazionale Allievi e Giovanissimi per la prima volta con la formula dei gironi all'italiana con 2 raggruppamenti da 4 squadre per ogni categoria.Un evento che vede impegnati insieme i calciatori di Sociètà professionistiche e dilettantistiche e che accoglie molti consensi.
MARZO 2005 - E' Luigi Agnolinil nuovo Presidente del Settore Giovanile e Scolastico che succede ad Antonio Papponetti.

Oggi il settore giovanile viene diviso tra federazione e lega dilettanti,ci si auspica che questa nuova organizzazione possa rafforzare i valori che in questi anni hanno permesso di far crescere i giovani calciatori con principi di lealtà e di educazione nell'ambito dello sport e della vita di tutti i giorni, nel rispetto delle regole anche fuori dallo sport. E che invece non tornino i tempi di conflittualità che in passato sono stati generati dagli uomini che portavano avanti le istituzioni e non dalle istituzioni in quanto tali.

Alla base per un futuro senza squilibri ci dovrà essere la premessa che le due aree abbiano la loro autonomia funzionale e che i singoli ruoli e le singole competenze vadano ovviamente rispettate, senza che avvengano amputazioni e sopraffazioni.

Speriamo bene!