lunedì 5 maggio 2008

TERZA MEDAGLIA D'ARGENTO ALLE UNIVERSIADI DI BANKOK

Presso la sala riunioni del Museo del Calcio di Coverciano, tra i tanti trofei che segnano la storia del calcio italiano, il Presidente della Federcalcio Giancarlo ABETE e quello della serie C Mario MACALLI hanno premiato i magnifici protagonisti della medaglia d'argento conquistata in estate a Bankok alle Universiadi. Erano presenti i due dirigenti del CUSI, Artemio CARRA' e Carlo DOLFI in una festa carica di entusiasmo. Come nelle precedenti edizioni la Federcalcio ha assegnato alla Lega di C il compito e l'onore di difendere i colori azzurri, un ringraziamento è andato a Giorgio Veneri ed ai suoi collaboratori, il vice Ripari, il segretario Ferappi, il massaggiatore Pillori ed il magazziniere Marchionni.
L'elenco dei giuocatori premiati:
Portieri:
Alessandro CAPARCO (classe 83) Ivrea
Federico NICASTRO ( 81) Crotone
Difensori:
Fabio CUSARO (84) Cesena
Marco CRINITI (86) svincolato
Luigi CUOMO (82) Potenza
Matteo MANGONI (84) Teramo
Matteo OLIVIERI (86) Ischia Isolaverde
Ciro Oreste SIRIGNANO (85) Avellino
CENTOCAMPISTI:
Massimiliano BERARDINI (80) Val di Sangro
Michele DE AGOSTINI (83) Prato
Davide DESIDERI (80) Bari
Giulio FOGAROLI (86) Prato
Tiziano MOTTOLA (86) San Marino
Marco PAROLO (85) Foligno
Andrea ROSSO (84) Ivrea
ATTACCANTI:
Antenucci MIRKO (84) Venezia
Pierpaolo MASI (83) Massese
Mauricio SANGUINETTI (79) Val di Sangro
VENERI: «FU UN’IMPRESA» - «Vi assicuro - spiega il selezionatore Veneri- che si è trattato di un'impresa. Non avevamo avuto il tempo di prepararci, abbiamo potuto fare solo un allenamento collettivo alla Borghesiana prima di imbarcarci. Abbiamo cercato l'amalgama in campo, partita per partita, cinque gare in soli dieci giorni, battuti solo nella finalissima per 1-0 da un'Ucraina che si stava preparando da tre mesi. Ed abbiamo dovuto giocare gli ultimi venti minuti in dieci per l'espulsione di Cuomo per doppio cartellino giallo. Una vera impresa con il caldo e l'umidità che regnavano a Bangkok in pieno agosto, senza parlare dell'alimentazione alla quale abbiamo dovuto adattarci».

Nessun commento: