domenica 1 febbraio 2009

Ortolano, una vittoria su tutti i fronti


MONTESILVANO. Ha vinto Daniele Ortolano, e si sapeva. Ma si è imposta anche la sua squadra di governo. Un successo netto testimoniato dai numeri. Tutti eletti i suoi candidati. Il più votato (213) è stato l’aquilano Franco Pettinari (nella foto), vice presidente in pectore. Il 59enne medico di Pescara è stato confermato sulla poltrona di presidente per i prossimi quattro anni con un vasto consenso. 282 le società che lo hanno votato; 37 le schede bianche, riconducibili alla corrente-Papponetti, e 6 quelle nulle. L’assemblea dei club dilettantistici abruzzesi, svoltasi ieri a Montesilvano, si è chiusa, in serata, con la presentazione di una riserva scritta su alcune incongruenze nei numeri. Materiale per gli ispettori dell’ufficio indagini. Gli applausi scroscianti al termine della relazione dello stesso Ortolano sono stati solo in minima parte scalfiti dagli interventi critici dell’avvocato Antonio Luciani, presidente del Francavilla, e di Giuseppe Marcuccitti, candidato per il calcio a 5. Entrambi a sostegno di Antonio Papponetti, il candidato presidente escluso dalla competizione dalla Disciplinare. 325 le società che hanno partecipato all’assemblea sulle 430 aventi diritto. Una percentuale del 75,5%, alta se raffrontata con le altre regioni. La relazione di Ortolano ha passato in rassegna l’operato degli ultimi anni e illustrato i programmi per il prossimo quadriennio. Ha parlato della necessità di rivisitare il format dei campionati, dell’incremento dell’attività del settore giovanili, della creazione di un ufficio marketing in grado di portare nuove entrate alla federazione e della nascita del Club Abruzzo, sulla falsariga di quanto avvenuto nel Club Italia. Solo un passaggio sulle polemiche che hanno animato la vigilia e sulle doppie firme di sostegno ai candidati finite nelle mani della Procura federale. «C’è una storia che parla per il sottoscritto», ha detto, «da dirigente di società e da dirigente federale. Non permetterò a nessuno di infangarla con sospetti o allusioni». E giù applausi. Tutti, o quasi, in piedi a battere le mani. Antonio Luciani, invece, ha posto l’accento «su quelle firme doppie che hanno impedito a Papponetti di partecipare alle elezioni. E’ inutile far finta di niente. E sicuramente non è una bella cosa». Marcuccitti, invece, ha denunciato «il clima di terrore che aleggia nella sala. Addirittura, gente che ha paura di salutare». Secca la replica di Ortolano: «C’è poco da aver paura», ha detto, «ci sono due strade: chi vuole cambiare o confermare il governo del calcio dilettantistico sa come farlo, attraverso il voto. E poi una cosa: l’alto senso delle istituzioni mi impedisce di scendere sul terreno della polemica sterile». E il presidente uscente ha raccolto l’invito di Luciani che gli ha chiesto di rinunciare all’elezione per acclamazione. La conta ha confermato il sostegno delle quasi 300 società a Daniele Ortolano, la gran parte delle stesse che hanno firmato il sostegno alla sua candidatura. «Adesso è il caso di rimboccarsi le maniche e di continuare a lavorare», ha aggiunto dopo il responso delle urne, «il messaggio arrivato dalla basse penso che sia abbastanza chiaro». Il primo banco di prova per il comitato regionale della Figc sarà l’organizzazione del trofeo delle Regioni che si svolgerà in Abruzzo ad aprile. Un volto nuovo nella stanza dei bottoni, è quello di Martina Di Marco (nella foto) che è la responsabile del calcio femminile. Pierluigi Di Berardino, invece, continuerà ad occuparsi di calcio a 5 regionale. Al suo posto nel direttivo c’è Antonio D’Attilio, presidente dello Scafa. - Rocco Coletti

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