sabato 4 ottobre 2008

FIGC- LEGA DILETTANTI :TEMPO DI RINNOVO CARICHE

Lei che è stato nel palazzo del calcio per tanti anni, conosce bene come vengono gestite le Società nel periodo pre elettorale. E' scontato che qualsiasi persona o dirigente di società che vuole avanzare la propria candidatura ha poche chance di essere eletto. Perchè non si fa promotore che il presidente e i consiglieri dopo due mandati non possono essere eletti, o devono avere la maggioranza come prevede la elezione del Presidente Federale. saluti

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Chi segue questo blog ricorderà che in un precedente post avevo dato delle indicazioni, ma andiamo per ordine: per quanto riguarda i mandati, la Lega Nazionale Dilettanti ha previsto nella bozza del nuovo Regolamento della lega che per l'elezione successiva a due mandati ovvero per il terzo mandato consecutivo occorre una maggioranza del 55% dei voti. Il computo dei mandati elettivi decorre dal quadriennio 2004-2008. Detto regolamento dovrà essere approvato dal Consiglio Federale e per questo si dovrà attendere l'Assemblea Federale che si terrà il prossimo1° Dicembre e che apporterà alcune variazioni alla Statuto Federale in vigore.

Nel corso degli anni alla scadenza del quadriennio al momento di rieleggere i presidenti e i consiglieri ci si trova davanti spesso a candidati unici e imputata può essere la monarchia che domina ai vertici con i presidenti e gli organi federali che restano in carica un secolo, ma è altrettanto vero che è sempre meglio di non votare, anche se spesso le elezioni per alzata di mano hanno il sapore di una farsa e sono pochi quelli,che candidati unici, chiedono di votare a scrutinio segreto.

Per ciò che riguarda, invece, le elezioni non darei troppo per scontato che un dirigente che vuole avanzare la propria candidatura non riesca ad essere eletto, bisogna valutare caso per caso e quando ci sono le condizioni niente è impossibile e scontato, bisogna cercare il consenso degli altri dirigenti, ed è fuori discussione che bisogna affrontare i dirigenti “uscenti”, i quali nell'ultimo periodo faranno tutto quello che non hanno fatto in quattro anni pur di dimostrare di aver lavorato bene e che è giusto che vengano rieletti. Per ultimo ritengo che lì dove ci sono tante candidature ci sia anche democrazia, interesse e vitalità, altrimenti prevarrà sempre la gestione “monocratica” di qualcuno che anestetizza il sistema, a danno di coloro che comunque non hanno il coraggio di confrontarsi, di scrollarsi di dosso le imposizioni e di sottrarsi ai consensi,ricordandosi che proprio perché siamo nell'ambiente sportivo bisogna confrontarsi da avversari e mai da nemici, e credimi quando ci sono buone motivazioni, capacità ed esperienze i tuoi colleghi dirigenti ti apprezzeranno e ti daranno i loro consensi.

Concludendo ritengo che i tempi sono cambiati e che i dilettanti, oggigiorno, non siano più tanto dilettanti per questo a mio avviso si dovrebbe stilare una norma che preveda 60 giorni prima della data delle elezioni che tutti coloro che ricoprono cariche lascino le proprie funzioni e se vogliono ricandidarsi partano alla pari degli altri candidati senza avere il vantaggio di poter sostenere la propria candidatura a spese delle società, e quindi a carico di quei dirigenti che volessero porre la loro candidatura. In questi due mesi saranno i funzionari a mandare avanti i campionati ( orari delle gare, campi di gioco/ spostamenti vari, amministrazione e tesseramenti), mentre la giustizia sportiva e gli arbitri continuano la loro attività in modo autonomo, come sempre dovrebbe essere.
E questa sarebbe vera democrazia e costituirebbe una grande prova di trasparenza.

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