martedì 19 febbraio 2008

PANCHINA D'ORO 16^ edizione


Nell’aula magna di Coverciano promossa dal Settore Tecnico giornata di aggiornamento degli allenatori e consegna della panchina d’oro e d’argento. I lavori sono stati aperti dal Presidente del S. T . Azeglio Vicini che ha presentato gli ospiti ed il moderatore Italo Cucci ha subito dato la parola al designatore arbitrale Pierluigi COLLINA il quale si è confrontato con le domande degli allenatori :Claudio RANIERI (Juventus) uniformità sul fallo di mano e intervento dell’arbitro sull’interruzione del gioco per infortunio di un calciatore; Domenico DI CARLO (Parma) sulla ripetizione dei rigori per ingresso dei giocatori in area se non è il caso di farli ripetere più di due volte se necessario; Alberto ZACCHERONI sulle trattenute sui calci d’angolo e nel dubbio su un fuorigioco se bisogna sbandierarlo oppure no; Roberto DONADONI C.T. della Nazionale italiana che invitava tutti a provare a smetterla di lamentarsi per un paio di settimane e vedere gli effetti sulla tranquillità di tutti in particolar modo degli arbitri che in questo modo potrebbero migliorare le loro prestazioni a vantaggio di tutti; CAGNI invece lamenta che non ci sia maggiore autocritica e troppa moviola su eventuali errori arbitrali e non su gesti tecnici dei calciatori. A tutti hanno risposto il Presidente dell’AIA Cesare GUSSONI che ha escluso l’impiego d’arbitri stranieri ed ha ricordato i motivi dell’esperimento effettuato nel 1960, da parte sua Collina ha ricordato le disposizioni impartite agli arbitri quando il pallone sbatte sul corpo e carambola sulla mano non è punibile; falli di mano in barriera; uniformità di giudizio e decisioni; sul dubbio e quando l’arbitro non ha la certezza del fallo non deve intervenire; quando un giocatore è a terra, se l’arbitro non fischia per interrompere l’azione i giocatori non devono fermarsi. Collina ha riconosciuto che il rigore a favore dell’Inter contro l’Empoli non c’era e quello di Saudati dell’Empoli parato andava ripetuto, cosi come anche il secondo rigore di Lucarelli, in Parma – Atalanta, andava ripetuto, ma psicologicamente non è facile far ripetere un calcio di rigore più di due volte. In chiusura il Presidente federale Giancarlo Abete si è complimentato con i presenti per i toni del dibattito ed auspica che ci sia in futuro un confronto sempre improntato sul rispetto e su una leale competizione dentro e fuori del campo. Al termine la 16 panchina d’oro è stata consegnata a Cesare Prandelli, per il secondo anno di seguito, che riportato 10 voti contro gli 8 voti di Roberto Mancini, i 7 di Luciano SPALLETTI ed i 4 voti di Carlo ANCELLOTTI. La Panchina d’Argento è stata assegnata a Giampiero GASPERINI del GENOA con 19 voti che ha prevalso su Eddy REIA 7 voti e IACHINI 4 voti

lunedì 18 febbraio 2008

CONVEGNI, VIOLENZA e "SANZIONI IRRISORIE".


Incontrando un dirigente di una Società Dilettantistica Abruzzese che aveva partecipato a Cupello al convegno “Diamo un calcio alla violenza in ricordo di Ermanno Licersi”, mi è stato chiesto cosa ne pensassi dei convegni sulla violenza poiché a suo dire spesso sono inconcludenti e ad alla fine solo parole e parole. Senza esitare gli ho fatto presente che di fronte ad un problema così serio è necessario confrontarsi con la massima attenzione e stabilire un percorso di riflessione e dialogo con tutte le componenti dirigenti, arbitri, calciatori ed in particolar modo con le tifoserie e questo si può fare attraverso dibattiti e convincimenti che non risolveranno a breve il problema ma senza dubbio analizzano i punti deboli sul territorio e permettono di sperimentare iniziative atte a migliorare le situazioni. Per il convegno tenutosi a Cupello di fronte ad eccellenti autorità, questi meritava una presenza più nutrita di Società e meno di dirigenti federali e di curiosi, in quando è stata offerta la possibilità di poter esprimere la solidarietà ai parenti di Licursi e magari riferire sul contraddittorio atteggiamento tenuto dagli organi preposti nella lotta contro la violenza e la disciplina in campo.
E’ sempre stato detto che oltre alla prevenzione c’è bisogno di sanzioni adeguate al rispetto delle regole, invece la stampa in quest’ultimo periodo ha scritto di sconcertanti decisioni prese dal giudice sportivo: in provincia di Teramo per insulti e tentata aggressione fisica nei confronti dell’arbitro è stata comminata una squalifica di tre giornate al giocatore e una multa per comportamento offensivo nei confronti di un calciatore avversario di colore ; in provincia di Chieti una ragazza arbitro è stata aggredita verbalmente ed in modo violento e l’aggressione fisica non c’è stata per l’intervento di alcuni presenti di buona volontà; in provincia di Pescara per uno schiaffo all’arbitro è stata comminata una multa alla società. A denunciare il fatto che questi episodi sono stati sanzionati in modo poco appropriato è una stampa compiacente e da sempre molto vicina agli organi del Comitato della LND Abruzzo, ricordando che oltre alle multe sono previste dal codice di giustizia sportiva altre norme come la penalizzazione di alcuni punti in classifica, partite da giocare a porte chiuse e sospensione della gara. Non credo a quanto mi riferisce il dirigente incontrato, che questo modo controverso di combattere la violenza possa derivare da un fare discriminatorio in vista della scadenza delle nomine dei giudici sportivi e delle cariche elettive del direttivo del Comitato. Ma a questo punto sarebbe meglio che anche per gli organi della giustizia sportiva territoriale si provvedesse attraverso la Commissione di Garanzia della Giustizia Sportiva (art. 34 dello Statuto) come avviene per gli organi nazionali. Inoltre mi pare utile ricordare che tra le novità del nuovo codice di giustizia sportiva circa le sanzioni alle Società c’e la parziale chiusura dello stadio; divieto di tesseramento di nuovi giocatori; retrocessione ultimo posto e sempre la retrocessione alla categoria inferiore.
Tra i poteri disciplinari oltre alle sanzioni del Codice di Giustizia Sportiva i giudici possono imporre misure speciali per garantire l’esecuzione delle sanzioni, e possono adottare prescrizioni dirette ad affermare valori sportivi e favorire processi educativi.

lunedì 11 febbraio 2008

Tessera del tifoso



Andare allo stadio comporta molti disagi dovuti alle misure restrittive che i vari decreti, prima Pisanu e dopo Amato, hanno imposto per la sicurezza di tutti. Per questo l'associazione dei tifosi chiede a gran voce delle procedure più semplici oltre ad una diminuzione dei costi del biglietto che consentano alle famiglie di tornare allo stadio. Il nostro paese è al penultimo posto in europa nella classifica delle presenze negli stadi, nonostante che nella nostra serie A sono rientrate a far parte club come la Juventus,Napoli e Genoa che da sempre costituiscono gran parte del bacino dei tifosi del nostro calcio.


Per agevolare questo fenomeno il 27 Giugno 2007 è stato presentato a Firenze un progetto per prevenire la violenza negli stadi ed agevolare i tifosi nell'acquisto dei tagliandi di ingresso, creando delle corsie preferenziali per l'accesso allo stadio.


Il convegno ha registrato interventi autorevoli da parte del Questore di Firenze Francesco Tagliente, l'Amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci e la partecipazione del Presidente Federale Giancarlo Abete, tanto che in questi giorni si sono trovati CONI (Petrucci), FIGC(ABETE) e Lega di Serie Ae B(MATARRESE) per studiare le modalità che permetta al progetto di essere applicato da tutte le societa di A e B all'inizio del Torneo 2008/09.








mercoledì 6 febbraio 2008