venerdì 29 ottobre 2010

L'Uefa punisce la Serbia Per l'Italia 3-0 a tavolino

NYON (Svizzera), 29 ottobre 2010 - Poco dopo le 15 la commissione disciplinare della Uefa ha emesso la sentenza: Italia-Serbia 3-0 a tavolino. Per i serbi una gara a porte chiuse, più un'altra con pena sospesa, oltre a 120 mila euro di multa. Per la Figc 100 mila euro di multa e una partita a porte chiuse con la condizionale. Cioè se entro due anni non capiteranno fatti simili la pena sarà cancellata. Inoltre per tutte le federazioni c'è l'obbligo di non vendere biglietti alla tifoseria serba. Questo il verdetto di una vicenda che, comunque, non si chiuderà qui: per l'appello c'è tempo fino a lunedì, mentre le motivazioni andranno depositate entro sei giorni. E poi, naturalmente, resta la possibilità del ricorso al Tas.

reazione serba — La Federcalcio serba si è detta insoddisfatta del verdetto della Disciplinare Uefa relativo alla sospensione della partita Italia-Serbia del 12 ottobre a Genova a causa delle intemperanze degli ultrà serbi. "Noi non siamo soddisfatti del verdetto Uefa, soprattutto per ciò che riguarda la sconfitta per 3-0 inflittaci", ha detto il presidente della Federcalcio Tomislav Karadzic citato dall'emittente B92. "Il resto della sentenza ce lo aspettavamo", ha aggiunto con riferimento ai due turni a porte chiuse ordinati per la Serbia, di cui uno con la sospensione condizionale, e alla multa di 120 mila euro. Karadzic ha detto che quando arriverà la versione scritta del verdetto Uefa, la Federcalcio serba valuterà se presentare o meno ricorso.

la mattinata a nyon — In mattinata, la riunione a Nyon si è svolta seguendo la normale procedura, dalle 9 alle 13, senza sosta. Il primo a parlare è stato l'arbitro Thomson, che ha confermato quanto scritto nel rapporto e la necessità di interrompere la partita. Poi è toccato al delegato Uefa, che ha sottolineato l'ottima collaborazione ricevuta dalla federcalcio italiana nella serata genovese. Quindi è stata la volta della delegazione azzurra, formata da Valentini, Di Cesare, Massucci e Gallavotti, il cui concetto portante è stato questo: "Abbiamo fatto il meglio possibile per evitare un altro Heysel. La Serbia non ci ha mai comunicato l'imminente e pericoloso arrivo degli ultrà in massa". Di parere opposto, naturalmente, la delegazione serba, che ha puntato il dito sulle lacune organizzative italiane. La seduta si è conclusa dopo le requisitoria del pm e gli interventi delle difese.

i fatti di marassi — Dopo due settimane e mezzo, insomma, la Uefa fa conoscere il suo primo verdetto. Tutto è nato lo scorso 12 ottobre, a Marassi, quando gli ultrà serbi avevano scatenato l'inferno. Le cose si erano messe male già prima dell’ingresso allo stadio dei tifosi da Belgrado (3 fermi e 15 feriti serbi negli scontri con la Polizia, verniciato il muro di Palazzo Ducale). Più lo stordimento di Vladimir Stojkovic, portiere già contestato in patria perché passato dalla Stella Rossa al Partizan Belgrado, e perché ritenuto "colpevole" di alcuni errori nella sconfitta casalinga con l'Estonia. Poi la situazione era precipitata dentro l'impianto: circa 1600 ultrà, nel settore ospite, la solita "gabbia" del Ferraris, a dieci minuti dal fischio d'inizio della partita avevano cominciato un lancio di fumogeni verso l'adiacente gradinata nord, riempita da sostenitori dell'Italia. Lancio poi proseguito verso il campo, nonostante l'intervento dei vigili del fuoco, accompagnato anche dall'esplosione di una bomba carta.

solo 6 minuti — L'arbitro scozzese Thomson, sebbene a bordocampo ci fossero poliziotti in tenuta antisommossa, aveva provato a dare il via alla gara. Ma tra fumogeni, tifosi aggrappati alle reti di protezione (tra cui il colosso Ivan Bogdanov, che aizzava la folla con le cesoie in mano) e getti d'acqua dagli idranti, si era in fretta deciso di sospendere e annullare il match. Solo 6 i minuti giocati prima del rientro forzato negli spogliatoi.

il caso bogdanov — Gli scontri erano poi proseguiti nella notte, durante la delicata operazione di evacuazione dei tifosi serbi dallo stadio. Il capo-ultrà Ivan Bogdanov, scovato nel vano porta-bagagli di un pullman, era finito in manette: da quel momento, le vicende legate al suo arresto e al processo che dovrà subire sono diventate pane per la stampa italiana e serba. Spenti i riflettori su Bogdanov e calmate finalmente le acque, la palla è passata ai governi e alle federazioni calcistiche dei due Paesi, che hanno iniziato ad attribuirsi vicendevolmente gran parte della responsabilità dell'accaduto. Fino alla sentenza di oggi.

Fonte: gazzetta dello sport

Italia-Serbia: la Uefa assegna agli Azzurri la vittoria 3-0 a tavolino


Vittoria 3-0 a tavolino a favore dell'Italia, due partite a porte chiuse per la Serbia di cui una con la condizionale, e una gara da disputare a porte chiuse anche per l'Italia, ma con la sospensione condizionale della pena. E' questa la decisione della Disciplinare Uefa, riunita oggi a Nyon, dopo la sospensione della partita Italia-Serbia del 12 ottobre a Genova, a seguito delle intemperanze dei tifosi serbi.

La Disciplinare ha anche inflitto alla Federcalcio serba 120mila euro di multa e il divieto di acquisto di biglietti per i suoi tifosi per le trasferte all'estero. Multa anche all'Italia di 100mila euro. La sospensione condizionale della pena di giocare una partita a porte chiuse vale due anni sia per la Serbia sia per l'Italia: diventerà effettiva se, nell'arco di questo periodo, si ripeteranno episodi di violenza. Ora l'Italia ha tre giorni di tempo per valutare se ricorrere contro la decisione e ulteriori sei per presentare le controdeduzioni.

“La Uefa ha apprezzato l'ottimo lavoro della nostra delegazione, che è riuscita a dimostrare che la Federazione italiana ha fatto il massimo nelle circostanze drammatiche della serata di Genova: questo il commento del direttore generale della Figc Antonello Valentini dopo la sentenza della Disciplinare Uefa. “Non ci preoccupa per niente - ha aggiunto Valentini - che Serbia-Italia si giochi a porte aperte: come abbiamo sottolineato nella relazione finale, vogliamo mantenere ottimi rapporti con la squadra, i dirigenti e i veri tifosi serbi”.

Fonte: FIGC

Euro 2012 soffiato all'Italia corruzione da 11 milioni?


Due scandali scuotono il mondo del calcio e, come vedremo, interessano pure l'Italia. Primo scandalo: la Fifa ha dovuto sospendere due membri dell'esecutivo, incastrati dal Sunday Times. In cambio di soldi il nigeriano Amos Adamu e il tahitiano Reynald Temarii si erano detti disposti a vendere i loro voti per l'assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022. In corsa ci sono nazioni di grande prestigio e potenza. La decisione Fifa si avrà a Zurigo fra poco, il 2 dicembre. Per l'edizione 2018 dei Mondiali sono candidate: Inghilterra, Russia, Spagna-Portogallo e Olanda-Belgio. Per quelli del 2022: Qatar, Australia, Usa, Giappone e Corea del Sud. Vladimir Putin ha già fatto sapere che sarà a Zurigo.

Il dittatore Sepp Blatter stavolta è nei guai seri: i votanti sono 22 perché il nigeriano e il tahitiano sono stati "temporaneamente sospesi", come recita il sito della Fifa. Ma anche l'ex segretario generale Michel Zen-Ruffinen ha rivelato, in un fuori onda carpito dal solito Times (complimenti ai colleghi inglesi), che ci sono membri Fifa corruttibili, con soldi o donne. "Il gangster è il peggiore di tutti - ha detto - per lui ci vorrebbe mezzo milione di dollari". Zen-Ruffinen, nemico di Blatter, ha fatto anche tre nomi, tenuti segreti dal quotidiano di Londra. Giovedì la Fifa deciderà il sistema di voto: possibile che venga assegnata solo l'edizione del 2018? Difficile adesso tornare indietro. Di sicuro molti membri (il russo, lo spagnolo, il sudcoreano, eccetera) essendo parte in causa non potranno votare:
scenderà quindi il quorum. Meno votanti ci sono più alto è il rischio di corruzione o accordi segreti. Secondo Zen-Ruffinen ad esempio ci sarebbe un'alleanza fra Spagna e Qatar per rastrellare voti. Stavolta è un problema serissimo per Blatter che è sempre riuscito a venire fuori indenne da scandali e accuse.

Ma anche Michel Platini, numero 1 dell'Uefa, ha i suoi guai. Secondo il tesoriere della Federcalcio di Cipro, Spyros Marangos, l'assegnazione degli Europei 2012 a Polonia-Ucraina sarebbe stata comprata. Lui garantisce che ha le prove e che presto le produrrà all'Uefa: sarebbero stati spesi 11 milioni di euro per corrompere alcuni membri Uefa (pare quattro). A uno sarebbero andati addirittura 3,8 milioni di euro. Polonia-Ucraina, il 18 aprile 2007, ebbero la meglio - a sorpresa - sull'Italia: ricordo che alla vigilia, a Cardiff, la delegazione italiana (Franco Carraro, Antonio Matarrese, Francesco Ghirelli, eccetera) era più che ottimista. Forte anche di un dossier nettamente migliore e apprezzato dall'Uefa. Poi nella notte successe "qualcosa" che ribaltò il pronostico e la spuntò il potentissimo e ricchissimo ucraino Surkis: quel "qualcosa", secondo il cipriota, è la corruzione. Ora dovrà tirare fuori le prove. Marangos si era già messo in contatto con l'Uefa ma senza produrre alcuni documenti (se lo farà verrà aperta immediatamente un'inchiesta): il 4 settembre aveva anche inviato una mail alla Federazione italiana dicendosi dispostyo a raccontare tutto. Da Roma gli ha risposto qualcuno? Non si sa. Quali mosse vuole fare Giancarlo Abete per tutelare il calcio italiano?

Fonte: spycalcio

domenica 24 ottobre 2010

La Figc smentisce: nessun contratto economico con Baggio



La FIGC smentisce -perché destituita di fondamento- la notizia pubblicata oggi dal quotidiano torinese Tuttosport relativa all’ipotesi che si stia pensando a un contratto economico per Roberto Baggio, neo presidente del Settore tecnico federale. In base alle normative e ai regolamenti FIGC, l’incarico di presidente del Settore tecnico non prevede remunerazione di alcun tipo e viene svolto a titolo gratuito.

venerdì 22 ottobre 2010

Ferrara per il futuro dell'Under 21


Il presidente della FIGC Giancarlo Abete ha scelto l'ex allenatore della Juventus Ciro Ferrara è il nuovo Commissario Tecnico dell'Italia Under 21. Lo ha nominato il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) Giancarlo Abete.

L'ex allenatore della Juventus rimarrà in carica per il biennio 2011-13 e sostituirà in panchina Pierluigi Casiraghi, che aveva rassegnato le proprie dimissioni in seguito alla mancata qualificazione degli Azzurrini - sconfitti con un 3-2 complessivo dalla Bielorussia negli spareggi - alle fasi finali dei Campionati Europei UEFA Under 21 del 2011. Nello staff tecnico dell'Under 21 ci sarà un altro ex bianconero - Angelo Peruzzi - già collaboratore della Federcalcio.

Ferrara verrà presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa in programma lunedì 25 ottobre alle ore 15 presso la sede federale di Roma e avrà il compito di centrare l'accesso all'edizione 2013 della rassegna continentale di categoria.

Fonte: Uefa

mercoledì 20 ottobre 2010

Baggio testimonial Figc, ingaggio da 250.000 euro?



Robi Baggio, testimonial della Federcalcio? Si sta studiando come poter ricompensare l'ex campione, che è stato di recente nominato responsabile del settore tecnico. A lui, Giancarlo Abete ha affidato il rilancio di Coverciano dopo il flop dei Mondiali. Ma quella carica non prevede alcun emolumento, se non un gettone di presenza e i rimborsi spese. Per Baggio, che si affida al suo storico procuratore Vittorio Petrone, pensano così ad una soluzione con un contratto di immagine. In questo caso, l'ex azzurro avrebbe circa 250.000 euro all'anno dalla Figc. Non tutti pare siano d'accordo (di recente sono stati "ingaggiati" dalla Figc anche Arrigo Sacchi e Gianni Rivera): ne parleranno probabilmente nel prossimo consiglio federale.


(20 ottobre 2010)
Fonte spycalcio

Loro violenti, noi incapaci



Caro Gianni, non escludo che Ivan Bogdanov riceva un'offerta da qualche curva italiana. O dalla tv.
"Ti riferisci al ciccione sulla vetrata?"

Sì, proprio a lui. Ecco i suoi precedenti: è noto per essere uno dei capi della fazione estremista "Ultra Boys" della Stella Rossa, precedenti per rissa, aggressioni, droga.
"Un bambino".

Senza il passamontagna, non fa così paura, diciamolo. Mi domando come mai non l'abbiano accolto in tribuna d'onore.
"Questi fanno paura in gruppo".

E poi l'aspetto più grave, un tatuaggio con scritto 1389, l'anno di una storica battaglia con i turchi. Uno sguardo al futuro.
"Dopo gli incidenti del Gay Pride, mi pare incredibile che nessuno abbia fatto un collegamento. Potevano portare anche di peggio, la loro guerra è finita da poco, girano tante armi".

Io ho tifato per la polizia. Stavano sotto la curva a prendersi di tutto, per qualche euro di straordinario.
"Io di sicuro
non tifo per il servizio di filtraggio, e tu non fare il sentimentale. Andiamo direttamente ai colpevoli. Ivan, ma non solo. C'è stata - permettimi- una certa incapacità".

Vai.
"Come hanno fatto ad arrivare, come hanno fatto ad entrare? Mi stupisce la differenza fra certi controlli che vediamo alla domenica, controlli che hanno allontanato le famiglie dagli stadi, e le scene di Marassi. Si fa presto a sequestrare le bandierine a Genoa e Samp".

Fulvio Bianchi scrive: è in arrivo una squalifica anche per l'Italia.
"Fulvio è attendibile. Non mi stupirei, anche se non vedo responsabilità della Figc o delle società. E i tifosi genovesi sono stati civili e corretti, hanno mostrato una grande pazienza".

E così una partita è tornata in testa alla prima pagina, sui giornali e sui siti.
"Era successo per Sandri e per Spagnolo, mai per la Nazionale. L'unica consolazione, per una volta non c'entriamo nulla".

Hai visto il portiere minacciato? Certe cose succedevano solo da noi.
"Per una volta che non dobbiamo pigliarcela con gli italiani, insisti? Semmai ritengo grottesco il comportamento dei giocatori serbi".

Che tristezza.
"Ecco, a questo noi non saremmo mai arrivati. Ringraziare ed esaltare quella banda di esaltati, meriterebbero una squalifica anche loro".

Sarà che in Italia c'è una stampa attenta, non faccio per vantarti.
"Che brutta aria, però, considerati i prossimi Europei in Polonia e Ucraina. In tutto l'Est è un fiorire di gruppi ultranazionalisti e fascisti".

Ma perché lo sport attira i razzisti e gli intolleranti? Dovrebbe essere il contrario
"Per quelli che lo capiscono, lo sport è un ponte di pace, un passaporto. Purtroppo, soprattutto nel calcio, i peggiori istinti vengono fuori nel segno del campanile, della piccola patria, del partito, della Nazione..."

E via così. E questi sono degli animali mediatici.
"Certo, sanno che il loro gesto sarà amplificato, e in molti casi celebrato. Vanno contro l'apparato poliziesco, sportivo, civico. Mi dispiace solo per i bambini che erano allo stadio: gli italiani, i serbi".

Il lettore Leonardo M. scrive: sarebbe un bel gesto rigiocare la partita.
"Dico no, anche sapendo bene che sarebbe il massimo della sportività. Deve esserci sempre un responsabile, altrimenti..."

La famosa responsabilità oggettiva.
"Una volta tanto, non c'entriamo noi. C'è stata una prima sospensione, poi l'inizio, poi i bengala. A parti invertite, la polizia non sarebbe rimasta certo in attesa di disposizioni dall'alto. Al lettore Leonardo dico: la sua è una meravigliosa idea da bocciare".

Su Repubblica hai scritto di aver visto situazioni peggiori.
"Sì, all'Olimpico, a San Siro, con razzi che andavano da un settore all'altro".

Dimentichi che Marassi è un campo particolare, con le gradinate sud e nord dietro le porte.
"Infatti: i responsabili dell'ordine pubblico non hanno sbagliato in campo, ma prima. Arriviamo così all'assurdo di essere parte lesa, ma abbiamo anche dimostrato una evidente inadeguatezza. Altro che violenti, arriverà anche una punizione. E questo fa rabbia".

(gianni mura e giuseppe smorto)

domenica 17 ottobre 2010

Abete fra Platini e i serbi E in Italia è tutto fermo...

Domattina Giancarlo Abete, accompagnato dal dg Antonello Valentini e dal "ministro degli esteri" Sergio Di Cesare, volerà a Nyon, in Svizzera. Nessuna convocazione urgente dell'Uefa dopo Italia-Serbia. Ma la solo l'occasione, già prevista, per l'inaugurazione di una dependance della massima organizzazione calcistica europea: Michel Platini per questo ha invitato tutti i presidenti della 53 Federazioni europee. Abete così incontrerà il n.1 Uefa ma anche il n.1 della Federcalcio di Belgrado, Karadzic, che ha chiesto (invano) la ripetizione della partita, durata solo i primi 6'. I regolamenti sono chiari: 3-0 a tavolino a favore dell'Italia, visto che gli incidenti sono stati provocati dai tifosi serbi. Una ripetizione sarebbe ingiusta dal punto di vista sportivo, e falserebbe il girone europeo, essendoci anche altre squadre in lizza. La Federcalcio italiana potrebbe pagare una forte ammenda per un'organizzazione carente, quell'arsenale fatto entrare in curva dall'impreparazione della questura di Genova, mentre i tifosi azzurri si sono comportati benissimo. Fra Platini e Abete da tempo c'è freddezza: non solo e non tanto la candidatura (suicida) dell'Italia a Euro 2016 ma il fatto che quando Abete si lamentò (giustamente) con Platini per lo scandaloso arbitraggio di Bayern-Fiorentina fece subito fare un comunicato stampa. Cosa che Platini non ha mai digerito. In questi giorni, dopo i fatti di Genova, i due non si sono mai sentiti. Si vedranno domattina: l'Uefa si aspetta segnali importanti dalle Federazioni europee nella lotta
alla violenza e al razzismo e in questo va detto che Abete è particolarmente attento (poi, come si è visto, non è stato lui a fare entrare Ivan il terribile con quell'armamentario...). Semmai, per il presidente Figc restano altri problemi, grossi, di gestione (vedi Spy Calcio del 16 ottobre): problemi di non facile soluzione. Tutto passa da uno statuto Figc che è nato vecchio e va cambiato: ci prova Carlo Tavecchio con tenacia. Il vicepresidente federale ha un buon rapporto con la Lega di serie A, e questo è importante: va abolito il diritto di veto, o clausola di largo consenso che paralizza qualsiasi iniziativa democratica. Maurizio Beretta chiede più peso per la Lega maggiore, ed è giusto: lo avrà. Possibile che le poltrone in consiglio federale vengano divise in tre parti uguali: dieci posti a calciatori-allenatori-arbitri, dieci alla Lega Dilettanti (di Tavecchio) e dieci al mondo professionistico (presidenti Beretta, Abodi e Macalli). Ma c'è un altro scoglio: entro dicembre bisogna mettersi d'accordo per bloccare i ripescaggi della prossima stagione. Troppi club sono decotti, quest'anno ne sono saltati 21. Senza ripescaggi, la serie B e la Lego Pro avrebbero fatto una salutare curva dimagrante. Ma l'accordo tarda a venire, così come fatica terribilmente Mario Macalli con la commissione riforma dei campionati. Parliamoci chiaro: non c'è la volontà comune di portare avanti un progetto condiviso. Solo se si trovasse un consenso entro questa stagione (ma per ora non ci sono affatto le premesse) la riforma dei campionati potrebbe iniziare dal 2012-'13. Altrimenti slitterebbe più avanti. Chissà quando. Chissà quando, intanto, si sveglierà il superprocuratore Stefano Palazzi: su Premiopoli (brutta storia, tenuta volutamente segreta...) ha fatto fuori due suoi sostituti di cui non si fidava (Mattioli e Grauso) e ha avocato a sè l'inchiesta. Su Calciopoli ha ormai tutto il materiale (intercettazioni, brogliacci, file, cd, dvd...) per poter iniziare. Ma tentenna. D'accordo che questa nuova ondata coinvolge club importanti, ma quattro anni fa Palazzi era stato un fulmine quando c'era da mandare la Juventus in serie B. Come mai adesso non va avanti? I nuovi dirigenti bianconeri hanno chiesto solo una cosa: pari condizioni. Credo ne abbiano diritto.

Fonte:spycalcio

 

sabato 16 ottobre 2010

ELEZIONI IN VENETO: VINCE VACCARI, D'AMBROSIO FA RICORSO...

Si sono concluse nel pomeriggio lo spoglio delle 665 schede per eleggere il presidente del CRV e i suoi delegati provinciali.
Al termine di un'assemblea generale alquanto infuocata le urne hanno designato Fiorenzo Vaccari, trevigiano di Casier, nuovo presidente del CRV.
Dicevamo infuocata grazie alla campagna elettorale condotta dai due contendenti, Vaccari e D'Ambrosio ma soprattutto per l'epilogo con la clamorosa decisione del Commissario Straordinario Antonino De Silvestro di dichiarare, prima delle operazioni di voto, la vittoria sub-judice.
Motivo della discordia è stata, la scelta del team Vaccari di affittare (a proprie spese) una stanza dell'hotel Russott, sede delle operazioni di voto, per accogliere prima dell'assemblea le società venete che richiedevano assistenza nelle operazioni di accreditamento al voto e verifica dei poteri. Operazione contestata dalla lista opposta in quanto, secondo loro, violava la doverosa par-condicio delle elezioni.
La vittoria è andata dunque a Vaccari che raggiunto telefonicamente esprime tutta la sua felicità - Sono soddisfatto della vittoria ringrazio di cuore le società che mi hanno votato e al tempo stesso anche quelle di cui non ho ricevuto la preferenza garantendo per loro uguaglianza nel prossimo biennio federale.

La prima cosa che farai appena eletto nuovo Presidente del CRV?
Sicuramente ci rimboccheremo le maniche come sono convintissimo noi sappiamo fare. Cercheremo primariamente di sistemare il personale addetto. La mancanza di un segretario in questo ultimo periodo si è fatta sentire e la sistemazione di ciò sicuramente sarà il nostro primissimo compito.

Nella lista opposta regna la delusione, se non altro perchè a parole di D'Ambrosio "le società venete non hanno capito che c'era bisogno e necessità di un cambiamento".
Ma quello che ci premeva chiedere a D'Ambrosio era più che altro qualche lume sul preannuncio di reclamo:"Non ho deciso io. Ho lasciato decidere ai miei collaboratori. Hanno optato per fare un reclamo ufficiale, che peraltro non serviva neanche perchè i giudici federali avevano già scritto tutto. Sicuramente la par condicio non c'era e il fatto che i delegati provinciali facessero politica è qualcosa che non è piaciuto a tanti. Vedremo."
Parole pesanti quelle di D'Ambrosio che forse in preda al disappunto per l'epilogo di stamattina si scorda di fare i complimenti al suo rivale Vaccari. "Starà ora al Procuratore Stefano Palazzi dirci qualcosa in merito. Non finirà certamente qui..."

La conta dei voti a fine assemblea hanno portato con 385 voti, il 58% dei votanti a Vaccari, mentre il suo rivale D'Ambrosio 277 voti pari al 42%.
Questi i voti presi dai Delegati Provinciali eletti:
COMENCINI 296
COSTINI 291
FIABANE 290
FORMENTON 287
LUPPARI 279
MORANDI 286
SANSON 297
PERON (Calcio a 5) 45
RIENZI 9

TOTALE AVENTI DIRITTO AL VOTO 884
TOTALE SOCIETA' ACCREDITATE STAMATTINA 736
TOTALE SOCIETA' VOTANTI 665

Un appendice: il lungo protrarsi dell'assemblea e delle operazioni di voto ha comportato che 71 società (e questo è un dato di fatto...!) dopo essere pervenute all'accreditamento a inizio mattinata se ne sono tornate a casa senza votare...!!!
Una cosa ci preme sicuramente sottolineare aldilà della pura cronaca. La disorganizzazione nello svolgimento dell'assemblea odierna da parte del CRV reggente è stata davvero disarmante: la ciliegina sulla torta di un commissariamento dannoso soprattutto per le nostre società.

Nel frattempo Fiorenzo Vaccari è stato eletto nuovo presidente del Comitato Regionale Veneto.
A nome di tutta la redazione di Venetogol ci complimentiamo con il nuovo Presidente del CRV facendo un grosso in bocca al lupo per la nuova avventura anche a tutti i delegati provinciali.

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Fonte: www.venetogol.it

COMMENTI
Confermo quello visto da tutti i presenti; organizzazione pessima e Commissario De Silvestri che doveva essere super partes, schierato palesemente per D'Ambrosio. Spero che chiusa questa brutta pagina a termine di 6 mesi di Commisariamento, deleteri per il CRV, si torni almeno alla normalità. Le Società venete non sono cadute nel tranello teso dal vanesio commissario e hanno scelto il Presidente Vaccari di cui hanno giustamente fiducia, per riportare il Veneto nella posizione che merita. Pe la sala a disposizione del gruppo Vaccari, mi viene da ridere.. è stato dato un servizio alle società e questo significa organizzazione.. se gli altri non ci hanno pensato, peggio per loro... non è stata fatta alcuna violazione, anzi la violazione l'ha fatta il Commissario con le sue esternazioni, dando palesemente indirizzo di voto!!!
postato da Anonimo il 16/10/2010 23:40
QUESTO ED ALTRO PER LA POLTRONA
postato da Anonimo il 16/10/2010 23:29
LA PROSSIMA VOLTA CHE SI VA A VOTARE CHE SI VADA NELLE DELEGAZIONI PROVINCIALI COSI' NON SI PERDE TEMPO E NON CI SONO SOTTERFUGI TANTO LA CAMPAGNA ELETTORALE E'GIA' STATA FATTA CHI HA LE IDEE CHIARE NON LE CAMBIA ,IL PRES DI SEGGIO E' IL PRES DI DELEGAZIONE PROV ,4 SCRUTINATORI PRESI A SORTEGGIO DALLE VARIE SOCIETA'DELLA PROVINCIA E DUE OSSERVATORI CHE SONO I CANDIDATI PROV COME SI FA' QUANDO SI VOTARE LE COMUNALI LE PROV LE REG LE NAZIONALI POLITICHE SI VEDE CHE SIAMO ANCORA ALL'ETA' DELLA PIETRA PER TANTE COSE INFINE VOLEVO FARE UN IN BOCCA AL LUPO AL NUOVO PERS REG SPERANDO CHE MANTENGA LE PROMESSE ELETTORALI PER I PROSSIMI DUE ANNI VISTO CHE DOPO SI RITORNERA' A VOTARE DI NUOVO COMUNQUE OCCHIO PERCHE' POI CI RICORDEREMO DI QUELLO CHE AVRA' FATTO E ALLORA SARANNO AFFARI SUOI E AL CANDIDATO CHE HA PERSO NON DEMORDI VADA AVANTI E FACCIA IL CONTROLLORE CHE NON SI SA' MAI
postato da Anonimo il 16/10/2010 22:59
oggi ho assistito al degrado umano dove lo sport non c'entra nulla,la dignita' umana inesistente non oso pensare alle elezioni della figc calabra...
postato da luigi lpinto@gmail.com il 16/10/2010 19:46
ha vinto la cordata sorretta dai vecchi delegati che hanno lavorato nell'ombra per paura di perdere una sediolina,altro che vaccari piu' elegante...
postato da gianfranco gmaroso@libero.it il 16/10/2010 19:30
Non sono molto d'accordo sul "nuovo" che oggi avrebbe perso. Chi conosce la storia del gruppo che oggi ha perso per la seconda volta nel giro di 6 anni, sa che dietro D'Ambrosio si è sempre mosso il Geom. Enrico Galluppo da oltre 40 anni dirigente federale con incarichi rilevanti sia a livello regionale che nazionale. Se questo è il nuovo che avanza............ Lo spazio a disposizione delle liste in occasione delle elezioni, tanto criticato questa mattina da De Silvestri, c'è sempre stato anche l'altra volta quando D'Ambrosio perse. Ma al di là di questo aspetto, che a mio avviso è del tutto irrilevante ai fini della determinazione nell'intenzione di voto, mi chiedo come sia stato possibile farlo sotto il naso del commissario. Beato chi ci crede. De Silvestri doveva preoccuparsi di evitare alle società code lunghissime allestendo un numero maggiore di postazioni di verifica poteri. A Mestre non mancano certo nè computer, nè dipendenti pagati per altro con i soldi delle società che oggi, hanno ricevuto questo trattamento. Sono certo che ben altri sforzi sono stati profusi per ospitare tutti gli ospiti provenienti da tutta Italia (ovviamente a spese delle società venete). A Mestre in tema di ospitalità alberghiera c'era un esperto. Sig. Vaccari per cortesia metta un po di ordine e di puntini sulle i. Ai tempi di Ruzzene e Guardini scempi del genere non si sono mai visti.
postato da Anonimo il 16/10/2010 19:28
Dopo aver letto il vostro articolo sulle elezioni in veneto del nuovo presidente, io mi domando se ne vale ancora la pena di fare queste votazioni. I soldi risparmiati dal costo di tali operazioni, diamoli alle societa' che hanno delle difficolta' per fare giocare i ragazzini al calcio togliendoli dalla strada. Torniamo al calcio in "bianco e nero", quello giocato in un campo da calcio non in un'aula di tribunale. Diamo un'esempio di sportivita' e lealta' alle nuove generazioni, se no tutto diventa politica e interesse, situazioni che fanno male al calcio, sopratutto quello Veneto.
postato da Anonimo il 16/10/2010 19:17
Sono strato presente alle elezioni del Comitato regionale veneto. E' stato uno spettacolo indecoroso ed indegno, iniziato con una requisitoria ( per altro ampiamente giustificata ) del Dott. De Silvestri a danno del sig. Vaccari ( vicepresidente di lega dilettanti ). A quanto pare sembra ci siano state delle scorrettezze nella preparazione al voto da parte dello staff di Vaccari. Comunque il punto non è questo. E' che secondo me si è persa davvero un'occasione di mandare a casa il vecchio e far avanzare il nuovo. Evidentemente questo paese soffre il cambiamento salvo poi pentirsene e lamentarsi ogni volta. MNa ogni volta è sempre la stessa cosa. Auguro al dott. D'Ambrosi di non arrendersi ci sarà un'altra occasione per far valere le proprie idee e concretizzarle. Dispiace quanti non hanno capito. Voto 4 all'organizzazione....
postato da Anonimo il 16/10/2010 19:11
Io spero che l'ufficio indagini se si farà vedere, valuti attentamente l'operato dei Sig.ri Meggiolaro e De Silvestri. L'organizzazione è stata pessima e le esternazioni del commissario quanto mai non in linea con quel ruolo di garanzia che avrebbe dovuto avere. Ben sapendo da che parte stava, avrebbe dovuto non presiedere l'assemblea. Il Presidente Tavecchio spero si sia reso conto del grave errore commesso con la triade commissariale poi ridottasi a duo bizzarro. E' anche colpa sua, sia sul piano politico che decisionale, se oggi il Veneto ha fatto brutta figura al termine di un semestre da dimenticare nella storia del calcio Veneto.
postato da Anonimo il 16/10/2010 18:19
Buona sera, ho assistito alle votazioni del Presidente dopo tanti anni di assenza e sono rimasto sconcertato di come si sono svolte certe situazioni: -Un Commissario che elegantemente si schiera con D'Ambrosio. -Il signor D'Ambrosio che fa una requisitoria basata su FAREMMO ma...... e snocciola numeri e idee che fanno a pugni con la realtà. -Il signor Vaccari da parte sua è stato più Elegante,Concreto e Deciso nel suo intervento,senza mai forzare i toni. -Gli interventi di contorno mi sono sembrati molto di parte ed atti ad indirizzare i dubbiosi. La mia conclsione è che ha VINTO che si è mostrato più addentrato nel SISTEMA calcio e saprà sicuramente mettere a disposizione la SUA esperienza per il bene delle Società. P.s.- peccato che ora ci saranno degli strascici giudiziari. Ora,un in bocca al lupo a questo nuovo gruppo di cuore. Il Segretario
postato da Anonimo il 16/10/2010 17:43

lunedì 11 ottobre 2010

Premiopoli: Palazzi e l'inchiesta segreta

PALAZZI
Premiopoli, che succede in Figc? Ne abbiamo parlato ieri (vedi Spy Calcio del 9 ottobre): la procura federale della Figc, guidata da Stefano Palazzi, ha aperto un'inchiesta per stabilire se ci sono state certificazioni o autocertificazioni false sui rimborsi per i "premi di carriera e preparazione" che devono prendere i club dilettantistici. E' previsto infatti che quando un calciatore debutta in serie A o in nazionale under 21, il suo club (professionistico) deve versare 18.000 euro all'anno al club di dilettanti che ha formato il calciatore. C'è da stabilire se è vero che un maneggione si sarebbe messo in contatto con la commissione premi e preparazione (di cui stranamente non fa parte la Lega Dilettanti, nonostante le battaglie del suo presidente Carlo Tavecchio). Lo scorso agosto il consulente di questa commissione, il professor Arrigo Pichi si era dimesso a sorpresa.

Pare ci siano 50-60 club coinvolti, a vario titolo. E se è vero che qualche calciatore ha davvero firmato autocertificazioni false, allora rischia una squalifica. Ma la giustizia sportiva, almeno ultimamente, non brilla certo per celerità (vedi deferimento di Chivu, cinque mesi: una farsa) e trasparenza. I due sostituti delegati dalla Procura all'inchiesta avrebbero già fatto una cinquantina di audizioni (compreso un blitz la scorsa estate al Calciomercato) e scritto un rapporto al loro capo, Stefano Palazzi appunto. Pare che all'interno della Procura, in via Po, a Roma, il dialogo sia solo epistolare: in compenso porte chiuse, fascicoli in cassaforte
e caccia disperata a chi ha fatto uscire all'esterno notizie di Premiopoli. La Figc, in tutto questo, è assente.

Fonte:spycalcio



 

venerdì 8 ottobre 2010


Nella foto i due candidati: a sinistra D'Ambrosio e a destra Vaccari...

Si rinnovano le cariche per il Consiglio federale della F.I.G.C., ed i nomi sotto la luce dei riflettori per la carica più alta sono quelli di Piero D'Ambrosio e Fiorenzo Vaccari. La campagna elettorale è in pieno svolgimento e si concluderà il 16 ottobre, data delle elezioni. Mettiamo dunque a confronto i due candidati per conoscerli meglio e capire cosa cambierà con la loro elezione.


NOME E COGNOME...

D: Piero D’Ambrosio

V: Fiorenzo Vaccari

ANNI...

D: 59

V: 57

RESIDENZA...

D: Padova

V:Casier, provincia di Treviso

HA FIGLI?

D: Si, uno

V: Si, due

QUAL E' LA SUA OCCUPAZIONE PROFESSIONALE?

D: Sono da poco pensionato, sono stato un dirigente comunale

V: Ragioniere, attualmente sono il direttore di un centro commerciale

IL NOME DELLA SUA LISTA?

D: “Calcio Veneto: lealtà e trasparenza”

V: “In campo per il Veneto”

LE SUE ESPERIENZE NEL MONDO DEL CALCIO?

D: Ho 40 anni di tessera federale e sono un ex calciatore del settore giovanile della Castionese. Sono stato accompagnatore delle rappresentative provinciali e regionali ai giochi della gioventù di Roma

V: Sono stato a livello giovanile un calciatore, poi un arbitro per qualche anno e per oltre trent’anni segretario del G.S. Casier prima, e A.C. Casier Dosson poi.

MENTRE IN QUELLO FEDERALE?

D: Per 7 anni sono stato delegato regionale delle attività scolastiche della Federcalcio in comitato regionale veneto, fra le tante manifestazioni che ho organizzato per il calcio dilettantistico veneto ci sono due assemblee generali elettive al Palasport San Lazzaro di Padova quando il Presidente era Giuseppe Nicolli. Nel CONI sono stato responsabile dei fiduciari mandamentari della provincia di Padova per quanto riguarda lo sport in generale, ed attualmente sono inquadrato come osservatore nella Lega professionistica di Serie B.

V: Dal 93‘ al ‘98 ho fatto parte della Commissione Benemerenze della Lega Nazionale Dilettanti, dal ‘98 al 2004 consigliere regionale con l’allora presidente Ruzzene, dal 2004 al 2008 vice presidente del C.R.V. con presidente Guardini e dal 2009 ad oggi vice presidente L.N.D. in rappresentanza dell’area nord.

PERCHE' LA SCELTA DI CANDIDARSI?

D: Mah il gruppo di cui io faccio parte e rappresento in queste elezioni è formato da alcuni amici, tutti dirigenti di società venete. Non appena è scoppiato questo papocchio ci siamo incontrati e dopo aver parlato con altri dirigenti mi hanno proposto di candidarmi, proprio perché io sono al di fuori di qualsiasi società, super partes.

V: Soprattutto per amore per il Veneto ma poi anche, vista la situazione, per dare una continuità al lavoro svolto dai precedenti consigli di cui ho fatto parte anch’io. Se fossi eletto, perderei la mia attuale carica di vicepresidente della Lnd, ma ho deciso di scendere in campo con il Veneto perché qui è giusto rimettere le cose al loro posto!

QUAL E' IL CAVALLO DI BATTAGLIA DI D'AMBROSIO/VACCARI PRESIDENTE?

D: Al centro della nostra attenzione le società!

V: Sono diversi: impegno, trasparenza, onestà e disponibilità nei confronti delle società nel rispetto delle regole!

QUALI NOVITA' PORTEREBBE LA SUA ELEZIONE?

D: Beh, per esempio che i consigli regionali non si terrano più nel palazzone dorato di Via della Pila che le società sono costrette a pagare ogni tre mesi, bensì saranno itineranti, in giro nelle delegazioni. Poi elimineremo la consulta, istituiremo l'osservatorio del calcio veneto, a giugno faremo gli «stati generali del calcio» in cui riuniremo tutte le società per capire come è andata la stagione e fare le premiazioni, istituendo tavoli specifici per le problematiche del calcio a 5.

V: Abbiamo davanti un biennio, quindi la prima cosa da fare sarà quella di ridare alle società venete un po’ di tranquillità e servizio. Sei mesi di commissariamento hanno fatto sorgere dei problemi ulteriori che bisogna cercare di risolvere il più in fretta possibile. Tra i punti di maggiore interesse, c'è la questione del tesseramento online, un servizio già sperimentato in Lombardia e nel Lazio: una pratica per sveltire la procedura del tesseramento di giocatori e dirigenti. Ma poi anche visite mediche e assicurazioni, maggiore flessibilità degli sportelli per il pubblico!

PROSSIMI INCONTRI PROGRAMMATI DALLA SUA LISTA?

D: Ne faremo tantissime, ma non abbiamo strutture pubbliche o comitati a nostra disposizione, io spendo i miei soldi ed incontro le società nelle trattorie, nelle sale, dove si può. Ci tengo a sottolineare che deve finire questa storia per cui alcune delegazioni o componenti di esse caldeggiano la candidatura di Vaccari, perché è il presidente stesso che li nomina! Non devono permettersi di fare questo, e proprio per garantire trasparenza un’altra nostra proposta è quella che siano le società ad eleggere i “presidenti” dei comitati! Mi assumo la responsabilità di quello che dico: so per certo che il vice presidente del comitato provinciale di Padova si muove per promuovere l’elezione di Vaccari, questo è scorretto!

V: Invito tutte le società del Veneto a partecipare agli incontri, nei quali presentiamo la squadra ed il programma. Il prossimo incontro si terrà a Venezia il 4 ottobre e lo stesso giorno saremo anche a Treviso. Martedì 5, invece, saremo a Rovigo; mercoledì 6 a Padova e gioved’ 7 a Bassano. Abbiamo girato e continuiamo a girare tutto il veneto in modo da permettere a tutti di venire a conoscerci. Sulla stampa locale e sugli inviti alle Società verrà precisato l'orario ed il luogo dell'incontro.


Andrea Rossi Tonon
www.venetogol.it


 



Girovagano per il Veneto i due candidati alla presidenza del CRV per le elezioni che si svolgeranno a Marghera il 16 ottobre prossimo. E' tempo quindi di riunioni per cercare di far valere le proprie idee, di far conoscere i futuri delegati provinciale che andranno a governare il calcio nella nostra regione.
Ieri sera a Treviso è stato il turno di "In campo per il Veneto", cordata capeggiata da Fiorenzo Vaccari presidente e che presenta come candidati provinciali:
Christian Comencini (candidato per Verona),
Costini Gianfranco (candidato per S.Donà-Portogruaro),
Fiabane Giacomo (candidato per Belluno),
Formenton Maurizio (candidato per Rovigo),
Luppari Terzio (candidato per Venezia),
Matalone Filippo (candidato per Vicenza-Bassano),
Morandi Amilcare (candidato per Padova),
Sanson Mario (candidato per Treviso).

Molta carne al fuoco nella presentazione della lista come ha ribadito più volte Vaccari "Poche promesse, ma quello che verrà garantito sarà trasparenza, lealtà e tanto impegno per portare il Veneto al livello dirigenziale che merita"
Non è mancato comunque l'approcio ai temi caldi ovvero in primis al fatto che il
Veneto (in caso di sua elezione) perderà la vicepresidenza a Roma: "Potrebbe accadere come no... - Sostiene il candidato presidente - Non è detto che il posto sia già perso a priori. Credo che l'importanza di un Comitato Regionale si valuti molto nella gestione interna e non a Roma.
Gli ultimi mesi di commissariamento sono stati deleteri per il nostro Comitato e soprattutto per le nostre società. Il Veneto ha bisogno di competenza e prestigio, ciò che ha perso in questi ultimi mesi.
Io dal canto mio, porterò i miei 12 anni di esperienza svolti all'interno del settore amministrativo federale e li metterò al servizio delle società con correttezza, lealtà, impegno" , valori che in molti gli riconoscono.

In merito alle squalifiche dei dirigenti della passata gestione e al fatto (che gli viene da più parti indicato) che lui fosse il vice di Guardini, Vaccari rileva come i ritardi nelle iscrizioni sono prassi molto frequente in tutta Italia. " Innanzitutto la mia presenza alle riunioni (in risposta a specifica accusa di D'Ambrosio di esser stato presente a quella famosa del luglio 2009) era sempre senza potere, questo ci tengo a sottolinearlo, perchè funziona "ad invito", così come quella dei signori Peron e Rienzi (Calcio a 5 e femminile ndr). Non avevamo nessun potere decisionale a riguardo."

A Roma -
tornando al caos iscrizioni- è stato esaminato il caso veneto e portato come esempio. C'erano situazioni ben peggiori, negli altri comitati, di quello riscontrato nella nostra regione. Era un problema reale e qualcuno doveva pagare.
Sia chiaro le regole vanno assolutamente rispettate. D
a quest'anno infatti - e per ovviare a tutto ciò che è successo in Veneto - si è passati all'iscrizione on-line obbligatoria proprio per evitare tutti quei problemi che da anni sono comuni, ripeto non solo in Veneto, ma in tutto il Paese."
Problemi che quest'anno, ad onor del vero, nonostante tutto si sono ripresentati e la data di iscrizione di qualche campionato è slittata più volte.

D'altronde
- ribatte
Vaccari, che sferra così la prima stoccata ufficiale dopo le numerose uscite ricevute da D'Ambrosio - non ci si può aspettare di farsi rappresentare da chi probabilmente queste problematiche non le conosce perchè non ha mai lavorato all'interno di una società, che si ripresenta dopo 6 anni di osservatore arbitrale nei campi di A e B e che viene ricordato soprattutto per aver perso le ultime elezioni. No, noi crediamo che il Veneto abbia bisogno d'altro..."

A fine serata riportiamo a Vaccari una domanda fattaci pervenire da D'Ambrosio sul perchè non è stata fatta una lista unica. D'Ambrosio infatti sostiene di attendere una sua chiamata a riguardo. E in merito Vaccari ribatte:"E' incredibile. La proposta della lista unica l'avevo fatta io per primo. (Sanson annuisce dicendosi testimone ndr). Quella sera Florio Zanon ci stava pensando, mentre D'Ambrosio si era subito opposto seccamente. Ma probabilemente nell'accordo ha influito molto il parere di Galuppo," l'81enne ex presidente Figc regionale che graviterebbe attorno alla lista D'Ambrosio.

 

mercoledì 6 ottobre 2010

Germania, tocca il seno all'arbitro donna Lei fissa il calciatore e scoppia a ridere

YOUTUBE CALCIO – Come resistere al fascino di una donna bionda e affascinante? Devono esserselo chiesto in tanti, tra i telespettatori tedeschi che hanno assistito in televisione e su YouTube alla “toccatina” di un calciatore ad un arbitro donna, avvenuto durante la partita tra Hertha Berlino e Alemannia Aachen. Il centrocampista Peter Niemeyer dell’Hertha, camminando all’indietro, muove il braccio per dare una pacca sulla spalla dell’arbitro Bibiana Steinhaus, ma le tocca inavvertitamente il seno: la donna si accorge della ‘toccatina’, ma capendo che è involontaria fa un sorriso e fa finta di niente. “Questa è stata la migliore azione della partita”, ha commentato il commentatore sportivo, ex calciatore della nazionale tedesca, Thomas Helmer. La bionda e affascinante Bibiana, arbitro dal 1999, dirige da quattro anni le partite di serie A e B in Germania, unica donna nel campionato tedesco.
Fonte: leggo

FIGC/ LND - ELEZIONI COMITATO VENETO, cosa dice la stampa regionale----

Il Presidente Guardini ancora apprezzato
il Corriere delle Alpi — 05 ottobre 2010   pagina 36   sezione: SPORT
  BELLUNO. Liste poco viste. Non sono state successoni le prime riunioni di preparazione alle elezioni del Comitato regionale: «In campo per il Veneto» e «Calcio veneto, lealtà e trasparenza» hanno richiamato una miseria di secietà: quattro per la lista che candida Fiorenzo Vaccari alla presidenza e Giacomo Fiabane al consiglio e sette (massimo otto) per quella che propone Pierino D’Ambrosio e Giorgio Balzan.  Quasi deserti l’anfiteatro del ristorante al Borgo di Belluno e la sala Popoli d’Europa di Longarone, dalla quale in un primo momento era anche uscito un candidato consigliere diverso: il direttore sportivo del Longarone Antonio Da Rold, il giorno dopo sostituito da Balzan. Ma è tutto qui l’interesse delle società bellunesi, quelle stesse che poi magari si lamentano di non essere ascoltate dal palazzo di Marghera? Le elezioni si svolgeranno sabato 16, all’hotel Russott di Venezia Mestre e davanti ci sono meno di due settimane di campagna elettorale, utili a scegliere i successori del presidente Giovanni Guardini e del consigliere Fiorenzo Perotto, per non parlare del commissario straordinario Antonino De Silvestri e del vice superstite Gianni Meggiolaro. L’altro vice Silvano Turrin si è dimesso o è stato costretto a farlo qualchegiorno dopo l’assemblea del palazzo dei Servizi di Sedico, alla quale fra l’altro De Silvestri non era intervenuto.   La lista Vaccari... Il gruppo capitanato dal vicepresidente della Lega nazionale Dilettanti per l’Area Nord rappresenta la continuità con Guardini e sta organizzando altri due incontri per i prossimi giorni. Nel frattempo, ha incassato l’appoggio di Fiorenzo Perotto, che si è appena visto ridurre la squalifica a due mesi, per la vicenda delle iscrizioni irregolari: «Ci sono anch’io e sarò sempre vicino alle società, come è capitato anche negli ultimi tempi. Questo sarà un mandato di soli due anni e sono vicino a Vaccari, un uomo che proviene dal nostro mondo».   ... e quella D’Ambrosio. La cordata alternativa ha già scelto data e luogo di una seconda riunione: mercoledì 13 ottobre, alle 20.15, all’albergo «al Giardinetto» di Trichiana, in zona Cavassico Superiore. Oltre al capolista, ci sarà Balzan e molto probabilmente anche Maurizio Seno, che è il fondatore di questo movimento, che vuole rompere con il passato e in provincia ha allenato il Belluno. Nel programma, l’elezione dei presidenti provinciali, non più la nomina. - Gigi Sosso

Figc veneta, ecco i candidati

  PADOVA. Meno di un mese alle elezioni del 16 ottobre. Il calcio veneto va alle urne per il rinnovo della Federcalcio regionale, anzi molto più di un rinnovo: una ricostruzione vera e propria visto che il comitato di Marghera è commissariato ormai da quattro mesi. E che i suoi ex componenti, a cominciare dal presidente Guardini, sono stati già tutti squalificati.  C’è insomma da ripartire ex novo dopo lo scandalo delle «iscrizioni irregolari», costato una valanga di squalifiche, multe e punti di penalizzazione.  Bene: per la ripartenza adesso si conoscono finalmente le liste dei candidati. Una, e lo ha preannunciato lui stesso la scorsa settimana, è quella guidata dal vicepresidente nazionale Fiorenzo Vaccari, trevigiano di Casier. Sarà ufficializzata nelle prossime ore. L’altra lista, uscita allo scoperto proprio ieri, fa invece capo all’ex arbitro Pierino D’Ambrosio e al presidente dell’Union Cadoneghe Florio Zanon, entrambi padovani, e al maestro dello sport Maurizio Seno, veneziano di Stra.  La lista si chiama «Calcio veneto lealtà e trasparenza». Un nome, un programma. «Le irregolarità che si sono verificate le conoscono tutti. Noi ci candidiamo perchè l’ultimo comitato non è stato leale con le società. Noi vogliamo lealtà e rispetto per tutti», dice D’Ambrosio, 59 anni, tuttora in organico presso la Figc, candidato ufficiale alla presidenza del comitato regionale veneto. E non risparmia il primo affondo all’avversario: «Tutto il “pateracchio” delle iscrizioni irregolari è nato da una delibera del consiglio regionale di luglio 2009. A quella riunione era presente anche Vaccari: perchè non ha fatto niente per evitarlo?».  Si dice che la lista sia vicina all’ex presidente della Figc regionale (e vice nazionale), il vicentino Enrico Galuppo, che ha già passato la soglia degli ottant’anni. «Galuppo? Grandissimo dirigente - si limita a rispondere D’Ambrosio - Ha sempre avuto a cuore il calcio di casa nostra, tanto che ha cercato di fare una cordata unica per rendere il Veneto forte. Purtroppo gli interessi in gioco non lo hanno reso possibile».  Le ultime elezioni regionali sono datate 2008. Le vinse l’ex presidente Guardini, rieletto per il secondo mandato con l’80 per cento dei voti. Era candidato unico. (Furio Stella)  
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Le due liste a confronto/ il calciobellunese

IN CAMPO PER IL VENETO (VACCARI)
Sono prossime le elezioni del Consiglio Regionale Veneto F.I.G.C.\L.N.D. del 16 ottobre 2010. Sollecitati e stimolati dalle diverse realtà dell’ambiente calcistico veneto, siamo giunti alla determinazione di proporci per il nuovo Consiglio Regionale Veneto. La nostra squadra ha scelto come motto “In campo per il Veneto” per sottolineare la nostra determinazione e la nostra appartenenza: valori che, unitamente alla nostra competenza, vogliamo mettere in campo a disposizione di tutte le società venete.
Ci presentiamo:
VACCARI FIORENZO per la Presidenza del Comitato Regionale Veneto 21/03/1953 residente a Casier TV, Cell. 339 5317749
Ragioniere e Direttore Centro Commerciale, Presidente della Polisportiva Casier, Segretario del G.S.Casier e del A.C. Casier Dosson
Referente in materia fiscale del Coni di Treviso, Componente della commissione benemerenze della LND dal 1993 al 1998, Consigliere regionale del C.R.Veneto dal 1998 al 2004. Vice Presidente del C.R.Veneto dal 2004 al 2009, Vice Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Area Nord, dal 2009, Benemerenza nazionale della FIGC per il Settore Giovanile e Scolastico nel 1996, Stella di bronzo al merito sportivo del CONI nel 2006. Premio regionale del CONI per dirigenti sportivi nel 2009
COMENCINI CHRISTIAN candidato Consigliere per Verona 12/11/1969 residente a Costernano, Cell. 349 6108838.
Dopo Liceo studi universitari in Facoltà di Ingegneria Elettronica Biomedica, Responsabile area commerciale azienda produzione, commercializzazione, manutenzione apparecchiature medicali e sanitarie Area Triveneto. Istruttore Federale di Giovani Calciatori dal 1996, Allenatore di Base dal 1999, Allenatore per 8 anni nei settori giovanili provinciali e regionali e poi per altri 8 anni in 2^ cat, 1^ cat. e Promozione. Dirigente in diverse Società.
COSTINI GIANFRANCO candidato Consigliere per San Donà Portogruaro 17.02.1951 residente ad Annone Veneto, Cell. 339 7827305
Insegnante di materie letterarie. Per dieci anni Dirigente di Società di calcio. Per otto anni Commissario di campo per conto del Comitato Regionale Veneto. Per quattro anni componente della Commissione Consulta del C.R.V.. Delegato assembleare del C.R.V.. Da dieci anni Delegato (Presidente) della Delegazione (Comitato) F.I.G.C. Basso Piave, San Donà Portogruaro.
FIABANE GIACOMO candidato Consigliere per Belluno 08/08/1968 residente a Belluno, Cell. 338 8351149
Consulente Aziendale Socio Fondatore dell’Asd Canottieri Belluno C5, (serie A2 di calcio a cinque), con mansioni di segretario e responsabile amministrativo. Allenatore di calcio a 5 di primo livello (Coverciano giugno 2006). Dalla stagione 1998/99 alla 2008/2009 attività di allenatore di calcio a 5. Dal 2000 Referente Provinciale del Calcio a 5
Dal 2002 Delegato Assembleare.
FORMENTON MAURIZIO candidato Consigliere per Rovigo 31/08/1955 residente a S.Martino di Vanezze, Cell. 329 0582221
Ragioniere e Dipendente del Ministero Beni Culturali ed Ambientali e Archivio di Stato. Segretario società calcistica Gruppo Sportivo Beverare dal 1984. Delegato assembleare per la LND e collaboratore Delegazione provinciale FIGC ¨C LND Rovigo dal 2000 al 2004. Benemerenza Nazionale per Dirigente Sportivo 2009
LUPPARI TERZIO candidato Consigliere per Venezia 18/01/1943 residente a Mestre, Cell. 335 1007793
Medico e Professore Universitario, Fondatore e Presidente F.C. Edo Mestre Delegato Assembleare LND 2000 ¨C 2004 Componente Commissione Medico\Sportiva LND 2004\2006. Benemerenza Nazionale per Dirigente Sportivo 1986
MATALONE FILIPPO candidato Consigliere per Vicenza e Bassano 02/08/1961 residente a Schio
Insegnante di Educazione Fisica e Istruttore Federale di Giovani Calciatori dal 1982. Allenatore di Base dal 1996. Delegato Attività Scolastica e Docente formatore Settore Giovanile Scolastico FIGC Veneto dal 1993. Vice Delegato presso la Delegazione di Bassano dal 2001
MORANDI AMILCARE candidato Consigliere per Padova 23/08/1946 residente ad Arzergrande, Cell. 333 2173970
Ragioniere e Amministratore Unico IDEA. Fondatore e Presidente V.S. Calcio Arzergrande dal 1977. Delegato ssembleare dal 2006. Dirigente Benemerito FIGC premiato con Medaglia d’oro.
SANSON MARIO candidato Consigliere per Treviso 22/11/1950 residente Ponzano Veneto, Cell. 335 1515608
Ex Funzionario di Trenitalia SPA A.E. dal 1968 per 12 anni quindi osservatore. Consigliere A.I.A. Sez. Treviso nel 1984/85. Vice Presidente A.I.A. Sez. Treviso dal 1985 al 1989 Giudice Sportivo Comitato Provinciale di Treviso da 1989 a 1992. Presidente Comitato Provinciale di Treviso dal 1992 al 2002. Componente Commissione Manifestazioni Nazionali ed Internazionali della LND dal 2003. Componente Giunta CONI Provinciale di Treviso dal 1993. Vice Presidente CONI Provinciale di Treviso dal 2001 al 2004. Vice Presidente Vicario CONI Provinciale di Treviso dal 2005. Dirigente Benemerito FIGC SGS Stella al Merito C.O.N.I. Bronzo ed Argento.
Inoltre sosteniamo l’elezione a Responsabile regionale per il Veneto del Calcio Femminile SERGIO RIENZI ed a Responsabile regionale per il Veneto del Calcio a Cinque ANTONIO PERON.
Per contattarci: in.campo.per.il.veneto@gmail.com
CALCIO VENETO – LEALTA’ E TRASPARENZA (PIERINO D’AMBROSIO)
QUESTO IL PROGRAMMA DEL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DEL C.R. VENETO FIGC-LND PIERINO D’AMBROSIO
Relazione Programmatica
IL COMITATO REGIONALE VENETO LND-FIGC CON LE ISTITUZIONI
- Sostenere l’attuale carica della Vice Presidenza nazionale L.N.D. (ora assegnata al Veneto), impegnandosi a mantenerla anche per il futuro.
- Valorizzare e consolidare i rapporti con gli Enti Locali, la Scuola e il CONI, con una presenza più incisiva al fine di promuovere e sostenere le attività che le Società intendono proporre.
DELEGAZIONI TERRITORIALI
- Proposta di modifica dello Statuto F.I.G.C. perché i delegati territoriali, ora di nomina federale, vengano eletti dalle Società del competente territorio.
- Le Delegazioni territoriali dovranno essere rafforzate sotto l’aspetto dell’informatizzazione, per semplificare tutte le operazioni burocratiche, e della comunicazione verso le Società.
- Riorganizzazione qualitativa e quantitativa degli “sportelli” di riferimento delle Delegazioni.
- Istituzione presso le Delegazioni Provinciali-Territoriali di un servizio di assistenza gratuita legale, tributaria fiscale, ecc. con disponibilità costante di un Consigliere Regionale al fine di raccogliere osservazioni e problematiche varie.
- Ristrutturazione delle segreterie delle delegazioni con proposta di un’assunzione, nelle forme da valutare, e con orari da stabilire con le società.
- Verificare la possibilità del passaggio delle Società affiliate (Campionato di 2^ Categoria), ora gestite dal CRV, alle Delegazioni Provinciali-Territoriali.
RIORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA DEL COMITATO REGIONALE VENETO
- Proposta di allargamento del Consiglio Regionale da otto a nove componenti (Bassano del Grappa).
- Riformulazione e proposte migliorative in merito alla polizza assicurativa integrativa dei tesserati.
- Consiglio Regionale itinerante: Riunioni del Consiglio Regionale presso le Delegazioni Provinciali-Territoriali e/o presso le Società, invitando le stesse a partecipare ai lavori con diritto di parola per presentare le loro istanze.
AREA TECNICA
- Costituzione di un’area tecnica con aggiornamenti periodici per gli allenatori presso le Società.
- Particolare attenzione in accordo con le Società affiliate, alle Rappresentative Territoriali Provinciali e Regionali, con coinvolgimento dei Presidenti delle stesse.
- Riformulazione delle competenze tecniche degli osservatori e dei selezionatori, inserendoli nell’area tecnica, per ottenere un maggiore coordinamento.
OSSERVATORIO CALCIO VENETO
- Abrogazione della Consulta, che si è rivelata obsoleta e non funzionale. Istituzione di un Osservatorio composto dai Delegati Provinciali Territoriali e da persone competenti relativamente ai settori del Calcio Femminile, del Calcio a 5, del Calcio a 11 e del Settore Giovanile.
- Particolare attenzione alle problematiche del CALCIO A 5 e del CALCIO FEMMINILE.
STATI GENERALI DEL CALCIO VENETO – CALCIO VENETO IN FESTA
- Istituzione di una manifestazione al termine dei Campionati (mese di giugno), rivolta ai Presidenti delle Società, ai tecnici e ai dirigenti, con un programma articolato in cui siano previsti tavoli di lavoro per categorie con approfondimenti di tutti gli aspetti emersi durante la stagione sportiva, convegni, premiazioni e momenti conviviali.
IL C.R.V. NEL FUTURO NON POTRA’ ESSERE CENTRO DI POTERE COME OGGI APPARE, MA UN’AZIENDA DI SERVIZIO ALLE SOCIETA’ CHE DEVONO ESSERE POSTE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE AL FINE DI SUPERARE LE LORO PROBLEMATICHE CON LE SOCIETA’.
Per la provincia di Belluno è candidato
BALZAN GIORGIO
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il presidente Guardini non è stato dimenticato dalle Società venete per le numerose iniziative durante il suo mandato, così come il segretario Pozzi che ha lasciato un vero vuoto che ha   creato molte difficoltà all'attività del comitato.  
 da un post: è stato accusato e squalificato solo perchè ha usato del buon senso per salvare parecchie Società che altrimenti sarebbero scomparse.".

Arbitri rivoluzione, ma guadagnano meno...

Tutte le rivoluzioni hanno un prezzo e anche quella arbitrale il suo prezzo lo ha pagato (e lo sta pagando). Come noto, quest'anno ha lasciato Pierluigi Collina, passato all'Uefa, e di una squadra ne sono state fatte due. Quella degli arbitri di serie A è stata affidata a Stefano Braschi, quella di B a Roberto Rosetti: su entrambi la supervisione di Marcello Nicchi, presidente dell'Aia. Supervisione o ingerenza? All'inizio della stagione, dopo gravi errori arbitrali in serie, c'era stato un assalto alla classe arbitrale da parte dei club: un tentativo di golpe, di restaurazione o solo un tentativo per intimidire Nicchi-Braschi? Non si sa, ma qualcosa di strano è successo. Ora mi sembra che Nicchi sia più defilato (il lavoro come n.1 dell'Aia non gli manca) e Braschi più sereno, più autonomo, più forte. Certo, ha solo venti arbitri a disposizione quest'anno e non sono molti. Può pescare però se vuole nella Can-B: sinora lo ha fatto con moderazione. Sono "saliti" solo Tommasi, Guida e Baracani. Al massimo, Braschi utilizza solo uno dei "cadetti": perché non si fida? Non credo sia quello il motivo più importante: la verità è che gli arbitri di A sanno benissimo che quest'anno guadagneranno molto meno dello scorso anno e non gradirebbero affatto quindi che quelli di B togliessero loro le partite (e i soldi...). Non dimentichiamo che la rivoluzione non è ancora compiuta: gli arbitri (di A e B) non hanno ancora il contratto e tanto felici di guadagnare meno dell'anno passatonon lo sono affatto. Non è che abbiano minacciato scioperi, ma l'hanno fatto, garbatamente, presente ai loro vertici: solo per ora non c'è possibile di alzare la diaria e nemmeno modificare il contratto d'immagine. Risultato: chi è sceso in B (vedi Stefanini, Baracani, eccetera) guadagnerà di meno perché gli mancheranno le gare di A (salvo casi sporadici). Chi è in A non arbitrerà mai in B e quindi avrà un mancato introito di circa diecimila euro a stagione, se non di più. Di questa situazione gli arbitri non sono certo felici, come detto. A fine stagione inoltre solo due arbitri di serie B saranno promossi in A. Per fortuna non si sono più visti gli errori delle prime giornate: Luca Banti è stato molto bravo in Inter-Juve, bravo lui e bravi i calciatori. Braschi non se l'è sentita di rischiare Tagliavento che non dirigeva l'Inter dal 20 febbraio scorso, 19 gare, da quando Mourinho fece il gesto delle manette. Ma Tagliavento presto tornerà a dirigere l'Inter, magari in trasferta: ''Tutti gli arbitri per tutte le squadre'', il motto di Braschi. La bufera è passata? Mai abbassare la guardia, i nemici sono sempre in agguato-

Fonte: spy calcio