L’Aquila. E se ci fosse anche Antonio Papponetti in lizza alle elezioni della Figc Abruzzo in programma a fine anno? Non si tratta di un indiscrezione, ma di una possibilità che lo stesso vice presidente del Settore Tecnico non esclude. Sarebbe un ritorno sulla scena regionale,
dopo che per 18 anni è stato capo dei dilettanti. E andrebbe a contrastare la candidatura di Daniele Ortolano, il presidente uscente, per anni vice di Papponetti. Fino al 2001, quando il dirigente aquilano è andato al Settore Giovanile e Scolastico nazionale.
Ormai tra i due il rapporto è logoro. E il braccio di ferro potrebbe andare in scena a Dicembre quando le società andranno a votare per il rinnovo del direttivo e del presidente. Il condizionale è d’obbligo, perché Papponetti non ha ufficializzato la sua candidatura, ma l’ha fatta trasparire come una possibilità. Probabilmente, se ne saprà di più tra fine settembre e gli inizi di ottobre, quando tutti dovranno scoprire le carte.
Papponetti, è vero che sarà candidato alla Figc?
Non lo so, diciamo che non lo escludo
Perchè?
Perché, comunque, le cariche di vice presidente del settore tecnico, a Coverciano, e di presidente regionale non sono incompatibili
E quali sarebbero le ragioni del suo ritorno sulla scena regionale?
In generale, quando uno decide di mettersi in competizione lo fa perchècrede di poter dare qualcosa in più. Diciamo che in Abruzzo è possibile fare di più di quello che si stava facendo
Ovvero?
Lavorare meglio sullo sviluppo dell’attività calcistica e sul sostegno alle società.
Quali sono i rapporti con l’attuale direttivo della Figc Abruzzo?
Istituzionali.
Quindi freddi?
No, Istituzionali.
Secondo lei, una sua candidatura troverebbe terreno fertile nelle società Abruzzesi?
Al di là delle chiacchiere e delle illazioni, una cosa è certa: molti dirigenti non mi hanno dimenticato per quello che ho fatto e altri non vedono l’ora di incontrarmi per parlare delle problematiche attuali.
Una ventata di novità: ancora Papponetti!
Al di là delle battute, dove lo troverebbero uno che ha conoscenza, entusiasmo, spirito di sacrificio e tempo libero a disposizione?
Quindi, lei si candiderà?
Non ho detto questo, a una sua domanda ho risposto che non lo escludo
Dal suo Blog (palazzocalcio.com), però, invia delle punzecchiature al suo erede Ortolano e ai consiglieri regionali della Figc.
Il Blog è nato quasi per caso, poi ho cominciato a vedere che ha molto seguito. Ci sono 60 – 80 contatti al giorno. Provo a dare delle informazioni utili, a volte istituzionali, dopodiché cerco di riflettere sulle sollecitazioni inviatemi.
Un Abruzzese che ha il suo ufficio a Coverciano come giudica il movimento regionale?
Si usa molto il termine: fare sistema. Ovvero avviare delle sinergie. In Abruzzo, invece, ognuno va per conto suo; mancano i punti di riferimento. Abbondano, invece, gli individualismi. Solitamente ci si preoccupa di fare la squadra, ma non di costruire la società. Diciamo che non c’è progettualità calcistica
Lei è stato sfiorato da Calciopoli. Le è arrivato qualche schizzo di fango?
Mi hanno preso di striscio, ma da quella vicenda sono uscito con le medaglie al petto, visti i protagonisti e i contenuti delle intercettazioni che mi riguardano.
Più in generale, Calciopoli ha messo a repentaglio il sistema.
Purtroppo, i fatti hanno rivelato come quattro – cinque persone si erano impossessate di un mondo che è di tutti. Questa è la più grande considerazione e, al tempo stesso, l’indignazione.
Ma anche adesso la federazione non sembra avere grossa progettualità.
Non è proprio così, il discorso è complesso. Il problema della Figc è che oltre a dover riparare i danni derivanti da Calciopoli e a ricostruire la credibilità del sistema arbitrale ha mancato un’occasione importante: l’adeguamento dello statuto. Ci serve un organo decisionale al di sopra delle parti. Così il presidente è costretto a mediare, non a decidere. E non è facile mettere d’accordo tante teste, ognuna delle quali è portata a difendere gli interessi di categoria. Che, ovviamente, non sempre coincidono
Lei è stato capo del Settore Giovanile Scolastico, eppure grossi stravolgimenti non ce ne sono stati.
Il potenziamento del settore giovanile bisogna farlo concretamente, non a chiacchiere. Non ci si può lamentare se ci scippano quattro – cinque talenti e poi noi rubiamo i giovani all’estero a decine
Al Settore Tecnico come vanno le cose?
Stiamo rivalutando il ruolo e la preparazione dell’allenatore. Prima di tutto inviando all’estero i docenti per dei corsi di aggiornamento. Inoltre, abbiamo inserito come materia d’esame la conoscenza della lingua inglese. E poi sono state potenziate materie come la comunicazione e la psicologia. Mi piace sottolineare come la scuola di Coverciano abbia sfornato anche ottimi tecnici abruzzesi. Giampaolo, tanto per fare un nome, è uno dei migliori. E Massara, ad esempio, è stato un allievo modello nel corso di seconda categoria.
La scheda di Antonio Papponetti
• È stato arbitro (categoria semipro) fino al 1971;
• Per nove anni presidente della sez. AIA dell’Aquila;
• Per cinque anni designatore degli arbitri abruzzesi;
• Presidente della Figc Abruzzo dal 1983 al 2001;
• Presidente nazionale del settore giovanile scolastico dal 2001 al 2004 ;
• Dal 2004 è vice presidente del settore tecnico della figc a Coverciano.
Intervista di rocco Coletti pubblicata dal quotidiano il centro