giovedì 12 novembre 2009

LA NAZIONALE A L'AQUILA


Una giornata particolare, tra le rovine de L'Aquila e l'abbraccio della gente abruzzese. La Nazionale ha trascorso un giovedì di solidarietà e condivisione, tra emozioni e progetti in una terra che fa ancora i conti con il sisma. La giornata dell’Italia è iniziata con l’allenamento allo stadio “Fattori”, un impianto storico: è la casa della squadra di calcio, prima nel girone F di serie D, e di quella di rugby, che gioca nella massima serie. Ci sono i Campioni del Mondo, c’è la Coppa vinta a Berlino e tanta gente che applaude gli Azzurri, nonostante il freddo.
Una festa che ha coinvolto tutti, per primo il presidente della Figc Giancarlo Abete, accompagnato dal vice presidente Albertini, dal direttore generale Valentini. Dal vice presidente del Settore Tecnico Antonio Papponetti e dal presidente del Comitato Abruzzo Daniele Ortolano. “Il primo impatto all'ingresso della Nazionale sul campo dell'Aquila – ha commentato il presidente federale - è stato decisamente positivo. Siamo venuti qui per portare la nostra solidarietà: l'incasso della partita di ottobre a Torino contro la Bulgaria, come noto, è stato accantonato: sono 300.000 euro, che uniremo ai fondi stanziati dalla Uefa e che saranno finalizzati a progetti, prevalentemente di natura sportiva. Il calcio da solo non può risolvere problemi strutturali di ricostruzione di un'intera provincia, ma, oltre alla solidarietà, i nostri progetti faranno da volano anche alla ripresa economica”.
Nei prossimi giorni sarà inaugurato il campo del “Nello Mancini”, di proprietà della federazione e sarà messo a disposizione del Comune per l'uso delle squadre della provincia. Sarà poi completata a L'Aquila la costruzione, “con criteri antisismici”, della nuova sede locale della Federazione. Infine i minipitch del progetto Aic: ciascuno dei 23 azzurri campioni del mondo ha donato, tramite l'Assocalciatori e con il patrocinio Figc, un mini impianto sportivo polifunzionale in erba artificiale. Sono cinque (Grosso, Oddo, Nesta, De Rossi e Gattuso) i giocatori che hanno deciso di donare a L'Aquila i minipitch loro intitolati.
“E' un momento di festa – ha concluso Abete - per molta gente che deve lasciarsi alle spalle una grande tragedia come quella del terremoto. E' ancora un momento delicato per questa città che sta pian piano ripartendo. Siamo contenti di poter dare anche noi il nostro contributo”.
Dopo l’allenamento, la visita alla zona dove sono state costruite le nuove case e l’incontro con gli abitanti e con il capo della Protezione Civile Bertolaso, quindi il pranzo nella caserma di Coppito e un incontro festoso con i ragazzi delle scuole aquilane presso l'Auditorium della Guardia di Finanza di Coppito. Il capitano della Nazionale, Fabio Cannavaro, ha consegnato a Bertolaso due maglie azzurre, una con il numero 5 e l’altra personalizzata con il numero 10. “Speriamo di rivederli qui a festeggiare un'altra Coppa del Mondo - l'auspicio di Bertolaso - e L'Aquila che risorge”.
Visibilmente emozionati gli azzurri, a cominciare dal ct Marcello Lippi: “Essere qui è stato importante - ha sottolineato il ct viareggino sul palco dell'Auditorium -. Quando ho prospettato ai ragazzi questa giornata c'è stato grandissimo entusiasmo da parte di tutti. Egoisticamente, essendo fissato con la squadra e il gruppo, non potevamo venire in un posto migliore di questo”.
Un ricordo da parte di Cannavaro: “E' una bella giornata - ammette il capitano azzurro - anche io ho vissuto il terremoto, quello irpino dell'Ottanta, e so cosa vuol dire crescere con la paura del sisma. Voi siete stati più fortunati, grazie alla Protezione Civile in poco tempo sono state fatte le case e le scuole e tutto ciò che vi serviva”.
Poi è stato il turno di Buffon: “L'unico modo per uscirne – assicura il portiere bianconero – è cercare di rispettarsi l'un l'altro, mantenere la dignità e avere voglia di rinascita. Solo così si potrà rivedere L'Aquila volare”.
Al termine della visita, la Nazionale si è trasferita a Pescara, teatro sabato della sfida amichevole contro l'Olanda. Domani mattina allenamento di rifinitura a Francavilla.

dal sito figc.it


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IL GRAZIE DELLA STAMPA SPORTIVA - I giornalisti sportivi aquilani, Dante Capaldi e Adriano Cantalini, "anche a nome di tutti i colleghi", hanno consegnato un portachiavi con il rosone della Basilica di S. Maria di Collemaggio, al ct della Nazionale e alla sua consorte, signora Simonetta, una "presentosa", tipico monile abruzzese, "per l'attenzione e la grande sensibilità dimostrata nei confronti della nostra città duramente provata dal terremoto". Entrambi i doni sono stati realizzati e donati dal gioielliere aquilano Nino Cavallo. La stampa locale ha poi ringraziato per la disponibilità e la collaborazione "per conto di tutti gli aquilani" il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, "per aver fortemente voluto che la nazionale campione del mondo fosse presente oggi a L'Aquila", il vicepresidente del settore tecnico Figc, Antonio Papponetti e il direttore generale Figc, Antonello Valentini.

12 novembre 2009

dal sito repubblica.it